Mezzo milione di euro per tenere collegati il paese più piccolo d’Italia e chi lo abita al resto del mondo. E’ stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la sistemazione della Sp 63, la provinciale di 16 chilometri tutte curve e tornanti che si inerpica per 400 metri sul fianco della montagna per unire Morterone con i suoi 29 residenti e Ballabio. E’ l’unico collegamento per andare e venire dal minuscolo borgo abbarbicato a 1.100 metri di quota alle pendici del Resegone, che però spesso d’inverno viene chiuso perché impraticabile a causa di ghiaccio, neve e pericolo di valanghe, condannando all’isolamento forzato se non a proprio rischio e pericolo quanti si stabiliscono a Morterone. Si tratta di un progetto da 500mila euro.
"La carreggiata evidenzia criticità per lo stato della pavimentazione e del fondo stradale in generale oltre che delle infrastrutture per la mitigazione del rischio di caduta frane e slavine – si legge nel testo della delibera provinciale -. L’intervento ha lo scopo di porre in essere interventi di manutenzione generalizzata delle pavimentazioni stradali e delle opere idrauliche minori, quali caditoie, cunette ed attraversamenti, per garantire il transito in sicurezza dei veicoli. Si prevede la manutenzione localizzata di barriere paramassi e reti per prevenire crolli e distacchi di materiale". "E’ un provvedimento importante a cui abbiamo lavorato per mesi", commenta il sindaco Dario Pesenti (foto), che, rispondendo indirettamente alle accuse di "assenteismo" sui social, aggiunge: "Non mi piace parlare e nemmeno le polemiche, preferisco agire". "Un grande traguardo", gli fa eco l’assessore Lgtb Andrea Grassi. "Finalmente una buona notizia concreta – plaude anche Maurizio Pegoraro, 63 anni, da 35 tra i 29 irriducibili del paese più piccolo d’Italia –. La Sp 63 è vitale per i morteronesi". Il mezzo milione di euro potrebbe però non bastare per mettere completamente al riparo da slavine e smottamenti la provinciale per Morterone e chi la percorre, intanto il borgo più piccolo d’Itala diventerà presto più accessibile. Daniele De Salvo