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Coltiva droga e spaccia in orario di lavoro: arrestato operaio del Comune di Costa Masnaga

La vera sorpresa nell'abitazione: l’appartamento dell'uomo era impiegato esclusivamente per coltivare e produrre stupefacente con tanto di stendi biancheria utilizzati per l’essicazione VIDEO - Stradino lecchese nei guai di DANIELE DE SALVO

Le indagini della Guardia di Finanza di Lecco

Costa Masnaga (Lecco), 8 aprile 2016 – Aveva trasformato il suo armadietto degli spogliatoi comunali in una sorta di mini deposito della droga che confezionava in casa e che vendeva in pieno giorno, durante l'orario di servizio, invece di lavorare. Per questo Benedetto Donghi, 45 anni di Castello Brianza, stradino municipale in forze all'amministrazione di Costa Masnaga, è finito in manette con l'accusa di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Lo hanno arrestato i finanzieri delle Fiamme gialle della compagnia di Lecco. I baschi verdi lo hanno tenuto d'occhio per parecchio, perché con il furgoncino comunale compiva strani giri, fermandosi in posti che nulla avrebbero a che vedere con la sua manisione. Dagli accertamenti sarebbe così emerso che lo stradino di giorno spacciava, mentre la sera e di notte si dedicava alla cura delle sue amate piantine di marijuana e alla produzione di hashish. Nel suo armadietto personale in municipio gli agenti della Finanza alle dipendenze del capitano Selenia Centi hanno trovato 2 chilogrammi e mezzo di "fumo" suddiviso in ovuli da una decina di grammi e panetti da un etto e 650 grammi di "erba".

Dove abita invece è stata scovato un vero e proprio laboratorio clendestino, una sorta di raffineria fai da te. Aveva inoltre trasformato il suo appartamento in una grande serra abusiva, con le pareti rivestita da coperte termine, irrigatori, umidificatori, ventilatori, lampade a infrarossi... un sistema totalmente automatizzato con timer, igrometri e termometri per permettere ad un centinaio di piantine di cannabis indica di svilupparsi. In camera da letto invece adoperava gli stendi biancheria non per appendere i panni ad asciugare bensì le foglie ad essiccare, mentre tre frigoriveri e due lavatrici erano stati modificati per estrarre il principio attivo della marijuana, in modo da diventare delle specie di centrifughe di THC. L'uomo è già stato interrogato durante l'udienza di convalida. Ha ammesso tutto e deciso di collaborare. Per questo dal carcere è stato trasferito agli arresti domiciliari. Il sindaco di Costa Sabina Panzeri non si aspettava nulla del genere: «E' sempre stato un gran lavoratore...». Ora il 45enne rischia pure il licenziamento, sia per la faccenda della droga,sia perché non avrebbe svolto gli incarichi assegnati per il quale veniva pagato.

di DANIELE DE SALVO