REDAZIONE LECCO

Diffamazione sui social, infermiere sindacalista condannato

È stato condannato per diffamazione l’infermiere sindacalista che difende gli operatori sanitari del San Leopoldo Mandic e l’ospedale di Merate. La giudice Maria Chiara Arrighi ha condannato a 8 mesi Francesco Scorzelli, infermiere di 64 anni e dirigente sindacale dell’Usb, colpevole di aver diffamato sui social il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini con alcuni post pubblicati a marzo 2020, in piena pandemia, quando lui e i colleghi non disponevano ancora di sufficienti dispositivi di sicurezza e si era rifiutato di mandare alcuni suoi sottoposti nei reparti Covid poiché riteneva che non erano sufficientemente formati né protetti, con il rischio di infettarsi e di contagiare pure i pazienti. Il vice procuratore onorario aveva chiesto una pena di 4 mesi e 20 giorni, ma la giudice l’ha quasi raddoppiata. "Erano post di satira sindacale – la replica dell’avvocato difensore Stefania Scotto che invece ha chiesto invano l’assoluzione del suo assistito -. E’ un elemento scomodo che vogliono licenziare". L’infermiere sindacalista, che quando era caposala in Pronto soccorso ha pagato di tasca propria gli straordinari ai colleghi che altrimenti non sarebbero stati retribuiti, è stato infatti "condannato" nel corso del tempo anche con dieci sanzioni disciplinari.

Il diretto interessato, che anche alle ultime consultazioni per scegliere i delegati della Rsu della sanità pubblica lecchese è stato per la seconda tornata elettorale consecutiva il più votato con 103 preferenze, al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni, ma ha già annunciato ricorso. Al suo posto stanno però prendendo posizione molti suoi colleghi e sostenitori con una campagna in rete con l’hastag #iostoconscorzelli.

Daniele De Salvo