REDAZIONE LECCO

"Decisivo informarsi prima di partire"

Pianificazione dell’escursione, attrezzatura e abbigliamento idonei, valutazioni delle condizioni meteo, comunicazione dell’itinerario e telefonino sempre carico e acceso. Sono le regole a cui attenersi scrupolosamente in montagna, sia per una gita, sia per cercare funghi. Possono segnare la differenza tra la vita e la morte ma anche sul poter restituire ai propri cari un corpo su cui piangere in caso di infortuni o malori letali.

"Occorre studiare bene il percorso e conoscerne i passaggi critici in base alle capacità e alle condizioni fisiche di ciascuno – spiega Marco Anemoli (foto), delegato della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino e speleologico lombardo -. Ai piedi ci vogliono sempre gli scarponi e occorre essere provvisti di una pila frontale qualora si venisse sorpresi dal buio. Fino in primavera meglio avere pure ramponi e piccozza, poiché i versanti a nord possono essere ghiacciati. Bisogna consultare, inoltre, le previsioni meteo: se fa caldo, cappellino e scorte d’acqua a sufficienza; se fa freddo o piove ci vogliono indumenti per ripararsi. Si deve sempre lasciar detto a qualcuno dove si intende andare e lungo quali itinerari, anche quando altri organizzano le uscite, perché è determinante restringere il campo delle ricerche. Il telefonino poi deve essere sempre carico e acceso, sia per utilizzarlo per lanciare l’allarme e inviare la posizione se si è in grado di farlo, sia per consentirci di localizzarlo noi soccorritori. Consiglio quindi di avere sempre un power bank". Ultima dritta: "Non fidarsi mai troppo dei social". D.D.S.