
Carcere (foto di repertorio)
Lecco, 1 maggio 2020 - L’emergenza Covid-19 è arrivata anche nel carcere di Lecco: 14 detenuti ospiti nella struttura del rione Pescarenico sono risultati positivi al tampone e sono stati trasferiti nel carcere di San Vittore, dove saranno seguiti da un’equipe medica specializzata. Fin dai primi di marzo i vertici del penitenziario, la direttrice Antonina D’Onofrio e la Comandante di reparto, Giovanna Propato, hanno avviato un dialogo con i detenuti e seguito passo dopo passo l’evoluzione dell’emergenza e il penitenziario era immune dal Covid-19, con la situazione era sotto controllo.
Le nuove disposizioni messe in atto garantivano la sicurezza all’interno della struttura sia per i carcerati sia per gli agenti di polizia penitenziaria: da inizio emergenza il penitenziario di Lecco è stato dotato dalla Protezione civile di una tenda per il pre-triage e l’attenzione è sempre stata alta, grazie all’equipe medica e ad oltre quaranta agenti che con grande impegno in questo periodo si alternano nell’arco dei turni quotidiani e che sono stati ringraziati dalla città per quanto svolto. Tutto è andato regolare fino alla giornata di ieri: i tamponi a cui vengono sottoposti i carcerati hanno rilevato il contagio da Covid-19 da parte di 14 detenuti. Così i quattordici detenuti contagiati sono stati accompagnati con alcuni bus della Polizia penitenziaria nel carcere di San Vittore a Milano dove è istituito un reparto per la gestione dei detenuti contagiati a livello lombardo. Al loro arrivo a Milano sono stati sottoposti a una radiografia e nuovi test dal personale medico di San Vittore.
Nel penitenziario lecchese è stato svuotato un piano, mentre attualmente sono ospiti della struttura nel rione Pescarenico 68 detenuti. Nessun problema è emerso tra i 40 agenti della polizia penitenziaria: sono state adottate tutte le precauzioni e il personale, che opera nel penitenziario, è stato munito di mascherina, guanti e gel disinfettante. Invece per i detenuti l’unico contatto con l’esterno avviene telefonicamente e numerosi sono i detenuti che hanno chiesto ai loro legali se possono usufruire delle nuove disposizioni per uscire dal carcere e tornare nelle loro case per scontare gli ultimi mesi di pena. Finora sono una decina le persone che ne hanno usufruito e altri cinque sono in attesa di una risposta all’istanza avanzata dai loro legali.