Coronavirus, 40 milioni per far ripartire il Lario

Per i Comuni di Como e Lecco il Piano Marshall della Regione

Lecco

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Lecco, 21 aprile 2020 - Oltre 40 milioni di euro per i paesi delle provincia di Lecco e Como per fronteggiare gli effetti del lockdown. Per i comuni lecchesi sono stati stazioni 15 milioni e mezzo, per quelli comaschi 27 milioni e 750mila euro per un totale di 43.250.000 per la ricostruzione post-coronavirus. A varare il nuovo «Piano Marshall» sono stati il governatore lombardo con gli assessori della Giunta regionale. I fondi, che verranno stanziati tra il 2020 e il 2022, serviranno per realizzare da subito opere pubbliche immediatamente cantierabili.

«La Lombardia, riparte dalle sue radici, dalle sue comunità che in questi mesi hanno resistito alla più grave crisi dal dopoguerra, dai suoi sindaci che saranno finalmente in condizione di dare risposte concrete ai cittadini con strade, scuole, viadotti, impianti sportivi, manutenzioni, prevenzione del dissesto idrogeologico – spiega il presidente Attilio Fontana –. Puntiamo su operosità, sviluppo e sicurezza. Anche nel Lecchese e nelle aree lariane lo sforzo è stato straordinario». A Palazzo Bovara arriveranno 700mila euro, all’Amministrazione di Como un milione tondo. Per quanto riguarda le realtà del Leccese le maggiori risorse sono state destinate a Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera con mezzo milione di euro perché contano più di 10mila residenti e poi 350mila euro a Barzanò, Calco, Colico, Galbiate, Lomagna, Missaglia, Oggiono, Olgiate, Robbiate e Verderio che hanno una popolazione di più di 5mila persone. In provincia di Como 700mila euro sono per Cantù che supera i 40mila abitanti, mezzo milionie per Erba che ne ha più di 15mila e Olgiate Comasco che ne fa quasi 12mila. Ad Albavilla, Appiano, Arosio, Bregnano, Cabiate, Cadorago, Canzo, Capiago, Carugo, Cermenate, Cernobbio, Figino Serenza, Fino Mornasco, Guanzate, Inverigo, Lipomo, Lomazzo, Montano Lucino, Mozzate, Rovellasca, Rovello Porro, San Fermo della Battaglia, Tavernerio, Tremezzina, Turate e Villa Guardia arriveranno invece 350mila euro. Nelle casse degli altri paesi confluiranno invece o 100mila o 200mila euro.

«Sono soldi veri, non promesse sulla carta - aggiunge Antonio Rossi, pluricampione olimpico di canoa sottosegretario alla Presidenza con delega ai Grandi eventi sportivi -. È denaro da spendere entro il 31 ottobre, per ridare lavoro a migliaia di persone».