Controesodo di Pasquetta, Statale 36 da bollino nero: ecco la viabilità alternativa

Previste lunghe code già dal pomeriggio soprattutto verso Lecco e Milano, anche in conseguenza del tutto esaurito registrato per il ponte di Pasqua

Il traffico sulla statale 36

Il traffico sulla statale 36

Lecco, 10 aprile 2023 – Statale 36 da bollino nero. Per il controesodo di Pasquetta di questa sera si prevedono forti rallentamenti e code già dal pomeriggio. La situazione sarà critica soprattutto in direzione sud, verso Lecco e Milano. Sul lago, in Valtellina e in Valsassina per Pasqua è stato registrato tutto esaurito, con il sold out negli alberghi. Ai villeggianti e ai turisti di ritorno dalle vacanze, si aggiungeranno quanti dovranno rientrare in città dalla tradizionale gita del lunedì dell'Angelo.

Le alternative

Per chi deve spostarsi lungo l'Alto Lario, l'unica alternativa alla Statale del lago di Como e dello Spluga è la Sp 72, la provinciale rivierasca. Sarà però probabilmente congestionata anch'essa.

Per raggiungere Milano si può invece utilizzare l'ex Statale 36, cioè la Sp 72 da Lecco fino a Brivio e poi proseguire sulla Statale 342 Briantea Como – Bergamo e la SS 342 dir che attraversa il Meratese fino all'innesto con la Tangenziale Est a Usmate Velate. Per chi è diretto verso Bergamo c'è la Statale 639 dei Laghi di Pusiano e di Garlate nel tratto tra Vercurago e Cisano Bergamasco, cioè la Lecco – Bergamo, che corre sulla sponda orientale dell'Adda.

Per muoversi in Valsassina la strada più agevole è la Sp 62 della Valsassina appunto: in caso di congestione sulla nuova Lecco – Ballabio, che è la variante della Valsassina della Statale 36, per spostarsi verso Lecco si può sfruttare la vecchia Lecco – Ballabio, che è il tratto finale – o iniziale – della Sp 72, tra il capoluogo e Ballabio. Probabilmente ci saranno comunque incolonnamenti su tutte le principali arterie provinciali, compresa la Sp 583 Lariana per e da Bellagio, sul lato occidentale del ramo lecchese del ramo di Como.

Piano di emergenza

Nei giorni scorsi il prefetto Sergio Pomponio ha chiamato a rapporto i vertici delle forze dell'ordine e i sindaci dei principali paesi del territorio per mettere a punto un piano di emergenza in caso di necessità. Ha chiesto ai primi cittadini di mobilitare o di tenere pronti per quest'oggi gli agenti della Polizia locale, in modo che affianchino all'occorrenza i poliziotti della Stradale e i carabinieri nella gestione di eventi critici. Sono stati allertati pure i volontari della Protezione civile, perché tra incidenti, frane e traffico intenso la situazione della viabilità provinciale è sempre a rischio. “La Statale 36, unica direttrice di fianco alle poche alternative della viabilità provinciale e del Raccordo della Statale 36 per la Valsassina, presenta volumi di traffico che la rendono paragonabile ad un'arteria autostradale - spiega il prefetto -. In caso di congestionamento e crisi viabilistiche è a rischio l'intero sistema della viabilità provinciale, creando turbative alla sicurezza degli automobilisti e dei cittadini in generale”.

I numeri

La Statale 36 è l'arteria a scorrimento veloce più trafficata di tutto il Nord Italia. Secondo i dati diffusi con l'ultimo bollettino dell'Osservatorio del traffico di Anas, a marzo, nei giorni e nei tratti più trafficati tra Monza e Lecco, la Statale 36 è stata calcata da quasi 110mila automobilisti e camionisti solo durante le 16 ore diurne dalle 6 alle 22: significa che nei momento di massima punta sono passati quasi 7mila veicoli all'ora, 115 al minuto, 2 al secondo. E' un costante esodo di massa, come se tutti i giorni tutti gli abitanti di una città come Bergamo si spostassero sulla Statale 36. La sera e la notte sono stati contati invece fino a 10mila transiti. L'anno scorso, nel 2022, all'altezza di Lecco, sulla Super 36 sono quotidianamente passati 65mila automobilisti e 3.500 camionisti di media. Il raccordo della Valsassina della 36, cioè la nuova Lecco – Ballabio, è invece utilizzato mediamente ogni giorno da poco meno di 15mila conducenti di auto e da 250 autisti di mezzi pesanti.