La panchina dell’amore non c’è più. Il sindaco di Pescate l’ha fatta demolire. Dante De Capitani (nella foto) ha fatto rimuovere una panchina vista lago di Garlate. La seduta, in cemento, si trovava vicino ad un complesso residenziale e si affacciava direttamente sul vero lago dell’Addio monti dei Promessi sposi. Gli inquilini del condominio non ne potevano più, perché era diventata una sorta di alcova di innamorati e fidanzatini, che lì andavano ben oltre lo scambio di baci e gesti affettuosi davanti a un bel tramonto sull’acqua o al chiaror di luna e delle stesse, lasciando poi a terra i resti della loro travolgente passione fisica. Lo racconta il primo cittadino, che ha trasformato il paese, che governa da 3 mandati senza rivali, in una sorta di piccola Svizzera e fa di sicurezza, ordine e decoro le priorità, tanto da essere con orgoglio soprannominato il sindaco-sceriffo.
"La panchina posta a lago, in prossimità del condominio Alfa a Pescate ultimamente era presa d’assalto da fannulloni e ragazzotti che si fermavano a mangiare e bere, sporcando ovunque e disturbando la tranquillità degli abitanti del posto fino a notte fonda – spiega Dante De Capitani -. Il mattino dopo quel luogo sembrava una discarica. In più c’era anche chi, complice la location romantica, si appartava senza ritegno". A differenza di altri punti di Pescate, disseminata di occhi elettronici peggio della dispotica Oceania del romanzo 1984 di George Orwell, comandanta col pugno di ferro dal Grande Fratello, lì non ci sono neppure occhi elettronici; i focosi amanti e zozzoni l’hanno così sempre passata liscia. Ecco quindi la soluzione drastica, per rimuovere letteralmente il problema: "L’ho smontata e fatta rimuovere – dice il sindaco –. La rimetterò in una zona più controllata, alla larga da balordi, gozzovigliatori e sporcaccioni". D.D.S.