DANIELE DE SALVO
DANIELE DE SALVO
Cronaca

Confini amministrativi da “rivedere”: "Colico più prospero con Sondrio"

Il comitato sorto sulle sponde del Lario che guarda alla Valtellina rilancia: i dati parlano chiaro

Il sottosegretario regionale Mauro Piazza ha sottolineato che la migrazione alla provincia di Sondrio non va vista come una critica a chi governa nel Lecchese ma è solo una questione “strategica”

Il sottosegretario regionale Mauro Piazza ha sottolineato che la migrazione alla provincia di Sondrio non va vista come una critica a chi governa nel Lecchese ma è solo una questione “strategica”

Sbattere la porta in faccia ai lecchesi per aprirla ai valtellinesi. Soffia forte un’aria di secessione sul lago di Como. È il vento della secessione di Colico dalla provincia di Lecco per la Valtellina. "Un divorzio e un matrimonio che s’hanno da fare", spiegano dal Comitato popolare che si è costituito per staccare Colico e i colichesi da Lecco e dai lecchesi appunto, per trasferirli in provincia di Sondrio.

Per convincere anche i più scettici dell’opportunità della scelta, gli attivisti del Comitato battezzato "Il Bitto sposerà l’agone?" - il Bitto è il formaggio tipico d’alpeggio valtellinese, l’agone il pesce caratteristico del lago di Como – puntano sulla viabilità, un tasto dolente per quanti in Alto Lario abitano e lavorano, che per raggiungere il capoluogo attuale non hanno che la Statale 36 e la Sp 72, però continuamente interrotte per frane, allagamenti, incidenti, lavori in corso.

"Non vi è chi non veda come la viabilità oggi sia uno dei temi più discussi – spiegano proprio i "nordisti" -. Se Villa Locatelli, sede della Provincia di Lecco, investe circa 145.000 euro per ogni chilometro di strada, Palazzo Muzio, sede della Provincia di Sondrio, ne garantisce oltre 190mila, il 30% in più".

I conti sulle strade sarebbero solo uno dei tanti calcoli a perdere in provincia di Lecco: "Come questo esempio se ne potranno fare molti altri", assicurano dal Bitto e agone, forti di uno studio realizzato da esperti, che verrà presentato ufficialmente il mese prossimo, durante la prima assemblea pubblica dei secessionisti.

L’abbandono di Lecco per Sondrio non vuole essere una critica a chi governa nel lecchese, a cui viene riconosciuto di aver amministrato e di amministrare bene, come sottolineato sia dal sottosegretario regionale Mauro Piazza, sia dal consigliere dem Gian Mario Fragomeli, entrambi eletti grazie pure agli importanti voti dei colichesi.

"La questione è un’altra – sottolineano dal Comitato -. Colico è tuttora la porta d’ingresso principale del territorio valtellinese e diventerebbe il quarto Comune per importanza demografica". Una grande opportunità dunque, indipendentemente dalle appartenenze e dai colori politici: "Confidiamo nella crescente adesione alla nostra iniziative spontanea – l’auspicio -. Le porte sono aperte". Per la Valtellina ovviamente.