Agente morto nell'inseguimento, fermato e rilasciato uno dei tre fuggitivi

Dopo avergli notificato di essere indagato e aver risposto a qualche domanda, i militari non hanno così potuto fare altro che lasciarlo libero

Francesco Pischedda aveva 28 anni

Francesco Pischedda aveva 28 anni

Colico (Lecco), 29 gennaio 2018 - È stato fermato e subito rilasciato, uno dei tre fuggitivi, il cui inseguimento lo scorso 2 febbraio è costato la vita all’agente scelto della Stradale di Bellano Francesco Pischedda, morto a 28 anni dopo essere precipitato da un cavalcavia della Super a Colico. Stava cercando di bloccare alcuni ladri in fuga, intercettati a bordo di un furgone rubato. È pure lui un moldavo, come il 25enne arrestato la sera stessa dalla tragedia perché caduto anch’egli nel baratro. È stato individuato a Udine dai carabinieri friulani durante un servizio di controllo.

I carabinieri hanno immediatamente allertato gli investigatori della Mobile di Lecco. Il sospettato ha confermato di essere proprio lui, sostenendo tuttavia di non essersi accorto di quanto accedeva alle sue spalle sulla Milano-Lecco ormai quasi dodici mesi fa. Su di lui almeno al momento non pendono mandati di cattura, è stato semplicemente denunciato: dopo avergli notificato di essere indagato e aver risposto a qualche domanda, i militari non hanno così potuto fare altro che lasciarlo libero, mentre il primo fermato si trova in carcere in Svizzera perché contro di lui era stato spiccato un’ordine di carcerazione sia dai giudici elvetici sia da quelli austriaci.

«Non cui daremo pace fino a quando tutte e tre le persone coinvolte nell’incidente non saranno state condannate – giura l’ispettore capo Antonio Verbicaro, vicecomandante della Mobile lecchese e segretario regionale del Siulp lombardo, il Sindacato di polizia –. Lo dobbiamo al nostro amico “Pischi”, a sua figlia, ai suoi familiari e a tutti i cittadini onesti». Ora all’appello manca solo il terzo uomo.