Colico, ragazzi uccisi dallo sballo: il mistero del cocktail

Morti insieme a 18 e 19 anni. Si indaga sul mix di sostanze fai da te risultato letale. Lo choc dei coetanei

Riccardo Micheli e Daniel Ghedin

Riccardo Micheli e Daniel Ghedin

 Colico, 28 aprile 2020 - «Nella squadra degli invincibili c’eri anche tu. Purtroppo non hai vinto la battaglia più importante. Non sono stato in grado di esserti d’aiuto e questo mi sta spaccando il cuore, mi aumenta il rimorso". A ricordare Riccardo Micheli, 18 anni compiuti il 5 febbraio, di Piatedo, trovato morto domenica sera in un appartamento di via Nazionale Nord a Colico è il 45enne Andrea Milani, suo allenatore quando giocava negli Allievi della quadra di calcio di Colico e Dervio. "Si vedeva che non stava bene – prosegue il mister -. Talvolta saltava gli allenamenti e dopo due mesi ha mollato il colpo. Mi raccontava che voleva trovarsi un lavoro per andare a vivere da solo".

E a febbraio era riuscito ad andare a vivere per proprio conto, insieme al suo amico di Sorico Daniel Ghedin, di un anno più grande, con cui è stato ritrovato senza vita nell’abitazione che avevano affittato in centro paese. A lanciare l’allarme sono state due loro amiche della provincia di Sondrio che avrebbero raccontato ai carabinieri di aver assunto metadone e poi di essersi addormentate per svegliarsi solo diverse ore dopo, quando per i due coetanei non c’era ormai più possibilità di scampo. A casa dei due amici c’era anche un terzo giovane che abita in paese. Sia le ragazze sia lui sono stati subito identificati e già ieri mattina sono stati ascoltati dagli investigatori.

"Al nostro arrivo non abbiamo rinvenuto droga come cocaina, eroina, né metanfetamine o altre sostanze stupefacenti", spiega il vicecomandante provinciale di Lecco colonnello Claudio Arneodo. I militari avrebbero però trovato parecchie bottiglie di superalcolici mezze vuote. Per questo si ipotizza che i due coinquilini abbiamo bevuto una sorta di beverone fai da te risultato letale. In attesa degli accertamenti l’appartamento del complesso residenziale a due passi del municipio e di fronte alla stazione ferroviaria realizzato nell’ex albergo del paese dell’Alto Lario è stato posto sotto sequestro e nessuno può entrarci, perché alla porta sono stati applicati i sigilli. Il pm incaricato del caso Paolo Del Grosso ha inoltre affidato all’anatomopatologo Paolo Tricomi il compito di eseguire l’autopsia per stabile le cause del decesso dei due amici: a causa dell’emergenza sanitaria in corso per la pandemia di coronavirus prima di effettuare la necroscopia procederà però solo agli esami tossicologici tramite il prelievo ematico. "Siamo tutti sconvolti", è il laconico commento del sindaco di Piantedo Fabiana Pinoli.