
Il sindaco Efrem Brambilla duranta la celebrazione del 25 Aprile
Santa Maria Hoè (Lecco), 25 marzo 2025 – Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Santa Maria Hoè. Dopo 101 anni questa mattina è stata revocata la cittadinanza onoraria al Duce. Una data non casuale quella scelta dal sindaco Efrem Brambilla e da tutti i consiglieri comunali all'unanimità per togliere la cittadinanza al dittatore fascista: quella del 25 aprile appunto, festa della Liberazione dai nazifascisti. “Una data che per noi ha un forte significato”, sottolinea proprio il sindaco. Benito Mussolini era stato proclamato cittadino onorario di Santa Maria Hoè il 21 maggio 1924 “per aver saputo romanamente salvare la Patria dalle aberrazioni della rovina”, la motivazione dell'epoca. Un provvedimento, quello della cittadinanza onoraria al Duce, assunto praticamente in tutti i paesi d'Italia durante il Ventennio.
La richiesta dell’Anpi
A chiedere la revoca della massima onorificenza cittadina al Duce sono stati i soci dell'Anpi meratese e il primo cittadino, strenuo antifascista, ha subito risposto favorevolmente all'istanza, senza se, senza ma, senza distinguo, come invece successo in altri posti, tra cui Merate durante un paio di consigliature fa, in nome della storia la proposta è stata cassata. Tra l'altro Mussolini nemmeno risulta abbia mai messo piede a Santa Maria Hoè. “E' risarcimento, sebbene tardivo, a quanti hanno lottato e vinto contro i nazifascisti, permettendo agli italiani di vivere in un contesto di libertà”, sono le parole di Fulvio Magni, del Direttivo dell'Anpi della Brianza Meratese, affiancato da Tino Passoni.
I precedenti, da Salò a Lecco
Negli ultimi anni, diversi comuni lombardi hanno intrapreso un percorso di revisione storica, revocando la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita durante il regime fascista. Tra questi, spicca Salò, ex capitale della Repubblica Sociale Italiana, che nel febbraio 2025 ha annullato l’onorificenza concessa nel 1924, segnando un momento simbolico di distacco dal passato autoritario . Pochi giorni prima, Legnano aveva adottato una decisione analoga, con il sindaco Lorenzo Radice che ha sottolineato l'incompatibilità tra i valori costituzionali antifascisti e l'onorificenza al Duce. Anche Palazzolo Sull’Oglio a marzo 2025 ha seguito questa direzione. Nel 2022 lo fece anche Seregno e nel 2018 Mantova.