Sono in flessione, grazie al piano di abbattimenti programmati, i cinghiali in Canton Ticino. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Territorio i prelievi effettuati nel mese di settembre hanno registrato un calo per effetto della caccia estiva, effettuata nei mesi giugno e luglio. Nel mese scorso sono stati abbattuti 601 esemplari, contro i 740 del 2022, 22 di questi capi sono stati confiscati dall’Ufficio del Veterinario Cantonale poiché mostravano tassi di presenza di cesio 137. Tenendo conto degli abbattimenti da parte degli agenti della polizia della caccia e dei cacciatori muniti di permesso speciale da inizio 2023, sono stati catturati 2123 cinghiali, contro i 1208 del 2022. "Un dato molto positivo nell’ottica della prevenzione dei danni e della prevenzione alla peste suina africana - spiegano dal Dipartimento del Territorio del Canton Ticino - Ulteriori prelievi saranno effettuati durante la caccia invernale che si svolgerà tra metà novembre 2023 e gennaio 2024". Nell’ultima sessione di prelievi sono stati abbattuti anche camosci, caprioli, cervi e marmotte per un totale di 4mila capi. I cacciatori denunciati sono stati 150, ma solo in otto casi è scattato il ritiro della patente venatoria previsto in caso di gravi infrazioni. R.C.
CronacaCinghiali, calo in Svizzera con il piano abbattimenti