Caduta fatale sul Circeo, è morto Christian Rotta

Fu canottiere della Moto Guzzi

SCOMPARSO Al centro Christian Rotta, 44 anni,  originario di Mandello

SCOMPARSO Al centro Christian Rotta, 44 anni, originario di Mandello

Lecco, 22 marzo 2017 - Christian Rotta, 44 anni, non c’è più. Il suo corpo ormai privo di vita è stato ritrovato a valle di un costone del promontorio del Circeo, provincia di Latina, da dove è con tutta probabilità precipitato per circa trenta-quaranta metri. Lo hanno trovato nella mattinata di ieri i carabinieri forestali e i vigili del fuoco che lo cercavano da ventiquattro ore, da quando cioè i genitori avevano sporto denuncia perchè non avevano più sue notizie. L’ex canottiere di Mandello, cresciuto nel vivaio della mitica Moto Guzzi insieme all’amico Carlo Mornati e ai tanti ragazzi del lago, era uscito per un’escursione a piedi sul picco di Circe, com’è battezzata la cima del promontorio che sovrasta il litorale di Sabaudia. Laggiù, nel quartier generale del canottaggio italiano, Christian si era trasferito da quando era entrato a far parte del gruppo forestale di cui era diventato istruttore. Voleva trasmettere ai giovani vogatori quella che da sempre era stata la sua passione, una passione che peraltro aveva respirato sin dalla tenera età in famiglia.

Papà Gianbattista “Gianni” per gli amici, era infatti partito dalle schiere giovanili della rinascita della Canottieri Moto Guzzi diventando poi un affermato allenatore della Nazionale partecipando anche alle Olimpiadi di Atene 2004. Nella sua scia Christian non poteva avere dubbi: la storia lo vede alla ribalta nel 1990 con altri aspiranti campioni, allora prevalentemente nel singolo. Poi nelle barche di maggiore dimensione, tanto da registrare una straordinaria doppietta in Coppa Europa per i colori della Moto Guzzi nel 1994 a Gavirate. Con Carlo Mornati, attuale vice segretario generale del Coni, quel giorno vinse sia il titolo del due senza che del “due con timoniere” under 23, e secondi ad ottobre, a ridosso delle Fiamme Gialle, nel due senza assoluto all’Idroscalo, suo ultimo exploit in maglietta rossa. Dall’anno successivo Christian avrebbe puntato ad altri traguardi con il Corpo Forestale e così decise di trasferirsi proprio a Sabaudia. «Sono distrutto perché Christian l’ho visto crescere e ci ero affezionato come a tutti i ragazzi che hanno vestito la nostra maglia - ci ha raccontato Livio Micheli, presidente della Moto Guzzi -. Ma sono anche distrutto per il Gianni e la Udilla che perdono il loro unico figlio».