Merate, choc anafilattico: brioche alla crema e malore sotto la lente del Nas

I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche della studentessa. Accerteranno eventuali responsabilità di chi ha messo in commercio il cornetto

I controlli dei carabinieri del Nas

I controlli dei carabinieri del Nas

Merate (Lecco) - I Nas all’ospedale di Merate per la studentessa che ha rischiato di morire per un boccone di brioche alla crema. Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Brescia hanno sequestrato la cartella clinica di un’universitaria di 23 anni, che il mese scorso è stata ricoverata d’urgenza al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic in stato di shock anafilattico, dopo aver mangiato al bar un cornetto farcito alla crema.

La 23enne si è sentita male per un’improvvisa reazione allergica: non aveva mai manifestato prima alcuna intolleranza alimentare, né altre allergie. Non è certo che a scatenare la violenta reazione sia stato realmente la brioche alla crema, sebbene al momento resti la principale indiziata. Non risulta sia stata avviata un’indagine, tanto meno che ci siano indagati. Le verifiche in corso da parte dei militari del Nucleo antisofisticazione bresciano sarebbero accertamenti di routine.

Dopo la morte di Anna Bellisario, la 20enne morta dopo 10 giorni di coma al San Raffaele di Milano per un tiramisù vegano con tracce di lattosio a cui era allergica, gli investigatori del Nas vogliono tuttavia vederci chiaro, per accertare che non le sia stato propinato magari un prodotto scaduto o adulterato e soprattutto evitare che possa magari capitare lo stesso ad altri. I carabinieri hanno acquisito pure le cartelle cliniche di altri pazienti che, nell’ultimo periodo, si sono rivolti ai sanitari del reparto di emergenza per reazioni allergiche o anafilattiche. Hanno chiesto copia di almeno una trentina di cartelle.

Sono molte infatti le persone che accusano problemi per reazioni allergiche, che solo raramente per fortuna sfociano in shock anafilattico: molti stanno male per i farmaci, tanti in seguito a punture di insetti, altri per quello che mangiano. Molte volte nessuno degli interessati ha mai accusato prima problemi di sorta. Allergie e gravi forme di intolleranze spesso si manifestano infatti di punto e in bianco.

Sono innescate dalle cause più disparate: tossine e veleni inoculati da ragni e vespe, glutine, lattosio, nichel, pollini varie e appunto eccipienti e principi attivi di medicinali. Nessuno dei pazienti passati per l’ospedale di Merate ha comunque perso la vita: dopo essere stati curati nel modo adeguato ed essere stati sottoposti alla terapia specifica, sono stati tutti dimessi e sono tornati a casa sani e salvi, come la 23enne quasi uccisa da un boccone di brioche alla crema.