
Mai così pochi primini al Cfpa di Casargo, il Centro di formazione professionale alberghiero provinciale in Valsassina. Sono 40 appena gli alunni iscritti per il prossimo anno scolastico: 30 aspiranti chef, 8 pasticceri e 2 maitre di sala. Solo nel 2019, con il minimo storico di 33 studenti è andata peggio, ma è comunque la seconda annata peggiori di sempre negli ultimi 11 anni. A rischio sono sia la sostenibilità economica della scuola con il bilancio del 2020 tra l’altro chiuso con un passivo di 615mila euro ripianato esclusivamente con contributi statali concessi per fronteggiare la pandemia, sia l’immagine, nonostante gli sforzi e i soldi spesi in campagne di marketing e comunicazione e iniziative di rilancio, come un ristorante didattico aperto a Lecco in pieno lockdown. A mettere in guardia dal potenziale disastro è Nunzio Marcelli, ex presidente dal 2016 al 2018 del Cda di Apaf Lecco, l’Agenzia provinciale per le attività formative cui fa capo il Cfpa di Casargo. "Secondo il direttore generale i progetti attivati, nonostante le variabili sanitarie che conosciamo e la mancanza di certezze, dovrebbero economicamente stare in piedi da soli – spiega -. Anche i costi sostenuti per i professionisti o consulenti esterni con funzioni di docenza, potrebbero rientrare pareggiando il bilancio annuale anche senza l’utilizzo dei denari pubblici. Purtroppo sono soli ipotesi. Un tempo non era sempre nemmeno possibile accogliere tutti gli studenti. E’ di tutta evidenza che questa realtà compromette l’immagine del Centro di formazione professionale per quello che ha rappresentato in passato, nonché la sua sostenibilità economica". Daniele De Salvo