Cercatore di funghi disperso ritrovato senza vita a Bellano

Cercatore di funghi disperso ritrovato senza vita a Bellano

Cercatore di funghi disperso ritrovato senza vita a Bellano

BELLANO

Un cercatore di funghi è morto. È precipitato in un burrone per un centinaio di metri sul Monte Muggio, tra l’Alpe Camaggiore e il rifugio Ragno. Giacomino conosceva bene quelle zone. Sebbene abitasse ad Alserio, provincia di Como, Giacomino Lazzari, direttore di 62 anni alle Poste, era nato e cresciuto a Vendrogno di Bellano e aveva una baita all’Alpe Chiaro.

Le batteva in lungo in largo, per passeggiate ed escursioni d’estate e per cercare funghi d’autunno, da solo, per non rivelare ad altri i posti migliori. Giacomino era solo anche ieri: in auto aveva raggiunto Camaggiore, posteggiato la sua Fiat Panda e poi proseguito a piedi, a caccia di porcini, chiodini, alla peggio prataioli. Doveva rientrare per pranzo, così però non è stato. I familiari lo hanno cercato al telefono, ma non rispondeva, hanno pazientato qualche ora, poi hanno chiesto aiuto. Si sono messi in marcia i vigili del fuoco di 5 squadre del comando provinciale di Lecco e del distaccamento di volontari di Bellano con i colleghi di Bergamo e Sondrio, tra cui gli specialisti del soccorso speleo alpino fluviale e della topografia applicata al soccorso, che hanno anche allestito una unità di comando locale. Da Malpensa sono decollati i Draghi lombardi del 115 in elicottero.

In campo pure i tecnici del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana e i militari del Sagf, il Soccorso alpino della Guardia di finanza, e i carabinieri della Forestale, tutti impegnati tutti in una corsa contro il tempo per trovare Giacomino vivo. Invece era già morto.

Il suo corpo è stato individuato in fondo ad una scarpata, grazie al sistema Imsi Catcher per localizzare un telefono anche in assenza di segnale purché acceso.

Daniele De Salvo