
Centro sportivo Bione
Lecco - Le palestre di tutta Italia quest’oggi riaprono, ma il centro sportivo comunale di Lecco rischia di restare chiuso a tempo indeterminato. Nessuno ha infatti partecipato al bando per la gestione del Bione. Il tempo stringe. Gli attuali gestori della società Insport a fine giugno abbandoneranno infatti il campo, anzi i campi da calcio, calcetto e da rugby, la palestra, la piscina che in base agli ultimi decreti anti-Covid potrebbe riaprire proprio l’1 luglio, la pista di pattinaggio e la pista di atletica che costituiscono l’impianto in riva al lago.
L’appalto ancora in essere è stato rescisso in anticipo in maniera consensuale. Al momento nessuno sembra tuttavia interessato a prenderne il posto, in un momento in cui dall’Amministrazione comunale hanno invece annunciato grandi progetti per rilanciare la struttura che fa letteralmente acqua quando piove. A rivelarlo sono i consiglieri di minoranza della Lega a Palazzo Bovara: "Il bando per individuare un gestore del Centro sportivo del Bione dal 1 luglio è andato deserto. Ora una domanda sorge spontanea: chi lo gestirà?".
La presa in carico del Bione del resto non appare molto conveniente, perché datato e con parecchi problemi. La pandemia ha ulteriormente peggiorato la situazione per la serrata delle strutture sportive, nonostante la concessione di aumentare le tariffe per utilizzarle che ha tuttavia spinto ad esempio i dirigenti della Calcio Lecco a trasferire altrove i calciatori delle giovanili blucelesti a causa dei rincari. " La crisi gestionale e di prospettiva strategica del Bione dura da più di un decennio – denunciano i consiglieri leghisti Cinzia Bettega, Andrea Corti e Stefano Parolari –. Prendiamo atto del cambio di passo del sindaco Mauro Gattinoni annunciato in campagna elettorale: è stata innestata la marcia indietro". D