Celiaci 46mila lombardi: sono 2.500 i nuovi casi in un anno

Il 5,7% in più rispetto all’ultimo censimento dei volontari di Aic "In campo una serie di iniziative per coinvolgere sia grandi che piccini" .

Celiachia (foto Ansa)

Celiachia (foto Ansa)

In Lombardia ci sono più di 46mila celiaci. Un lombardo su 200 è cioè celiaco. È come se lo fossero tutti gli abitanti di Lecco. La celiachia è una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria all’assunzione di glutine, presente in molti cereali, come orzo, frumento e segale, quindi in moltissimi alimenti e bevande, tra cui pasta, pane, birra, caffè solubile. Non scatena reazioni drastiche come lo shock anafilattico, ma infiamma e danneggia l’intestino tenue. Nell’ultimo anno in Lombardia sono stati diagnosticati più di 2.500 nuovi casi, 2.514 per la precisione, il 5,7% in più dell’anno prima.

A Milano, Città Metropolitana e provincia di Lodi si contano 14.626 celiaci, in aumento del 6%. In provincia di Bergamo sono 6.740, in aumento del 4,8%. Nei paesi dell’Ats dell’Insubria, che comprende la provincia di Varese e parte di quella di Como, sono 6.503, in crescita del 6%. In provincia di Monza e Brianza e di Lecco sono 6.275, il 6,7% in più dell’anno scorso. Nei comuni che afferiscono all’Ats di Brescia, esclusa la Val Camonica, i celiaci sono 6.138, il 4,6% in più. In provincia di Cremona e Mantova sono 3.036, in aumento del 5%. In provincia di Pavia sono 1.805, in crescita del 6,2%. Nei territori dell’Ats della Montagna della provincia di Sondrio, parte di quella di Como e della Val Camonica, sono 1.310, in aumento del 6,7%.

I celiaci in realtà sono ancora di più rispetto a quelli indicati delle statistiche ufficiali, poiché molti nemmeno sanno di esserlo.

A tracciare la mappa della celiachia sono i volontari di Aic Lombardia, Associazione italiana celiachia, presieduta da Isidoro Piarulli, in occasione della nona edizione della Settimana nazionale della celiachia in corso fino a domenica. "La nostra missione è rappresentare la comunità celiaca perché la società diventi il più inclusiva possibile – spiega proprio Isidoro Piarulli – Abbiamo messo in campo una serie di iniziative per coinvolgere sia grandi sia piccini". Nonostante i grandi passi avanti, la vita per i celiaci resta infatti ancora molto difficile: non ovunque si trovano prodotti senza glutine e spesso costano molto, nonostante le agevolazioni, riservate però solo ai casi diagnosticati e non a quanti sono magari semplicemente intolleranti.