PIERANGELO PANZERI
Cronaca

Catalogo delle single, il giudice: "Dimostrò spregio per le donne"

In 17 pagine le motivazioni della condanna per il 58enne che rubava i “profili“ online

Il catalogo delle single

Lecco - «Pubblicando e mettendo in vendita online un catalogo di donne single di Lecco, Marongelli le ha esibite pubblicamente quali potenziali soggetti disponibili a incontri, determinando nelle vittime un evidente danno personale". Il giudice Chiara Arrighi ha così motivato la sentenza di condanna di Antonio Nicola Marongelli, 58 anni, di Valmadrera, per aver realizzato e pubblicato un catalogo con 1.218 profili di donne single di Lecco. Il giudice ha inflitto la pena di un anno e 6 mesi, oltre a una provvisionale di mille euro per ciascuna delle 8 parti civili con il risarcimento da definirsi in sede civile. 

«Questa sentenza fa giurisprudenza – spiega l’avvocato Marisa Marraffino, esperta in materia che ha assistito nel processo le parti offese – È la prima a livello nazionale sulla violazione della privacy e fissa un limite nell’utilizzo di foto dai social: anche se un profilo Facebook è pubblico, va chiesto il consenso alla persona interessata". Nel 2017 il 58enne di Valmadrera raccolse informazioni e con un’operazione di copia-incolla realizzò in formato digitale un elenco di donne "senza una relazione", che mise in vendita online al costo di 6,47 euro.

Lo slogan recitava: "Un catalogo al costo di un drink". Decine di donne, coinvolte a loro insaputa, presentarono denuncia in Questura, il catalogo venne sequestrato dopo che l’autore aveva incassato 197 euro. Tre le accuse: trattamento illecito di dati, diffamazione e sostituzione di persona. Marongelli, assistito dall’avvocato Stefano Pelizzari, si era anche spacciato per avvocato all’Anagrafe di alcuni Comuni del Lecchese per farsi consegnare i dati su alcune donne poi inserite nel catalogo. In 8 si sono costituite parti civili e hanno raccontato le conseguenze, soprattutto psicologiche, che hanno subìto.

«Le testimonianze raccolte – scrive il giudice in 17 pagine – danno piena contezza dello stato di sofferenza e di grave disagio provocato alle vittime. Per il Marongelli si trattava di un business al costo di un drink, espressione che enfatizza al negativo lo spregio per queste donne. Marongelli voleva mandare un messaggio equivoco da cui trarre un suo personalissimo vantaggio economico, con altrui danni alla dignità". Il giudice ha concesso le attenuanti generiche "perché non ha dato prova alcuna di reale pentimento né consapevolezza del disvalore della sua condotta".