Calolziocorte, no ai migranti vicino alle scuole: è bufera sul provvedimento

Fa già discutere il regolamento che sarà presto operativo a Calolziocorte

Agenti nella zona della stazione

Agenti nella zona della stazione

Calolziocorte (Lecco), 11 aprile 2019 - Migranti tenuti lontani da scuole e biblioteche. Fa già discutere il regolamento che sarà presto operativo a Calolziocorte dove la città verrà divisa in zone: quelle rosse dove sarà vietata l’apertura di centri di accoglienza e quelle blu dove sarà necessario il nullaosta da parte dell’amministrazione comunale. Un po’ come succede con il gioco d’azzardo e i mini casinò che vengono combattuti da alcuni comuni a suon di ordinanze come queste. Questa volta però ad essere ritenuti pericolosi per la popolazione sono i centri di accoglienza che non potranno essere vicini a luoghi pubblici frequentati dai residenti.

Le opposizioni sono già sul piede di guerra e intendono appellarsi alla prefettura per chiedere se sia legittimo o meno un provvedimento del genere. In particolare il provvedimento approvato dalla maggioranza di centrodestra del sindaco Marco Ghezzi e che sarà presto operativo parla di nove zone rosse, mentre sono cinque quelle blu. La stazione e la scuola ad esempio vengono inserite nella zona rossa, biblioteca e oratori in quella blu. «Il Comune potrà programmare e supervisionare eventuali insediamenti di centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo visto le molteplici problematiche sociali che queste strutture possono comportare sul territorio». Fra gli eventuali centri di accoglienza che potrebbero sorgere sul territorio e i luoghi ritenuti “sensibili” dovrà esserci una distanza minima di 150 metri, calcolando il percorso pedonale più breve.

Durante la discussione il consigliere Paolo Cola ha abbandonato l’aula. I compagni Cesare Valsecchi e Sonia Mazzoleni con i rappresentanti di Cambia Calolzio Diego Colosimo e Daniele Vanoli hanno votato contro. «Considerato prioritario favorire processi di integrazione condivisi con i residenti e ritenuto fondamentale che il Comune possa programmare e supervisionare eventuali insediamenti di Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, viste le molteplici problematiche sociali e di sicurezza che questo tipo di strutture possono generale (con questo inciso eliminato prima della messa ai voti, quale unica concessione della maggioranza alle opposizioni ndr), vengono individuate alcune zone dette “sensibili” come da planimetria allegata. In particolare le zone segnate in rosso (stazione ferroviaria e scuole) si intendono vietate e quelle in blu (biblioteca e oratori) necessitano di nulla osta», recita il provvedimento.