
L'incidente
Lecco, 2 febbraio 2022 - Ha patteggiato due anni e 4 mesi Angelo Ingrassia, 22 anni, residente a Olginate, accusato di omicidio stradale e lesioni personali per l’incidente mortale accaduto la sera del primo novembre 2020 in viale Kennedy a Valgreghentino. Nell’incidente morì Beatrice Ceraudo, 19 anni, residente a Olginate e rimase ferito un amico Aldo Cusumano, 21 anni, che abita a Garlate. Una tragedia che aveva colpito le comunità di Valgreghentino, Olginate e Garlate. I giovani a bordo dell’auto avevano trascorso una serata in un locale della zona e stavano facevano ritorno a casa. Ieri davanti al giudice Salvatore Catalano si è svolta l’udienza preliminare con l’accusa condotta dal Pm Andrea Figoni ed è stata ricostruita nei dettagli la dinamica del terribile incidente stradale che è costato la vita a Beatrice Ceraudo. Erano le 23.30 del 1° novembre di due anni fa quando la Ford Fiesta nera a bordo della quale viaggiava Beatrice - seduta sul sedile posteriore - procedeva lungo Via Kennedy.
La vettura, giunta all’altezza del cimitero della frazione di Villa San Carlo, ha improvvisamente sbandato ed è finita contro un albero e un muretto che delimita il parcheggio del camposanto e nel devastante urto Beatrice riportò ferite gravissime e morì. Rimase ferito anche l’altro passeggero Aldo Cusumano, mentre il conducente, Angelo Ingrassia era uscito illeso. Gli agenti della Polizia Stradale di Lecco hanno ricostruito la dinamica del drammatico incidente e il conducente è risultato positivo all’alcoltest. Per lui, oltre al ritiro della patente, era scattata la denuncia per omicidio stradale e lesioni aggravate. Ieri lo studio legale Moretto di Palmi che assiste Angelo Ingrassia, e che aveva già chiesto nell’udienza del 12 ottobre scorso il rito alternativo, ha riproposto la richiesta e ottenuto il patteggiamento.
Il giudice aveva concesso un rinvio di alcuni mesi per consentire all’assicurazione di risarcire il danno ai familiari della vittima e del ferito. Parte civile si è costituita Luana, sorella di Beatrice Ceraudo, assistita dall’avvocato Natale Simone del foro di Lecco. Al termine della camera di consiglio il giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano ha letto la sentenza con la pena di due anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Angelo Ingrassia e una pena accessoria con 4 anni di ritiro patente. Già in passato l’imputato, che ieri ha preso parte all’udienza, si era scusato con i familiari della vittima e del giovane rimasto ferito.