È morto per un incidente David Kimball, il base jumper statunitense di 32 anni che l’altro pomeriggio si è schiantato a terra dopo essere saltato con la sua tuta alare dai 400 metri a strapiombo della parete del Forcellino, ad Abbadia Lariana. Dopo essersi lanciato nel vuoto non è riuscito a spiegare correttamente tutta la superficie della sua tuta per poter cominciare a planare. Non ha nemmeno avuto il tempo di aprire la vela del paracadute per effettuare magari una manovra d’emergenza. Subito dopo il decollo è così precipitato senza alcuna possibilità di scampo. È successo tutto in pochi secondi. Si sarebbe quindi trattato di una tragica fatalità, nell’ambito di una attività estrema, forse provocata da un errore di valutazione oppure da un’esitazione o un’incertezza, mentre l’ipotesi di malfunzionamenti o anomalie nell’equipaggiamento sembra non trovare riscontro, sebbene, per i base jumper esperti, il Forcellino, non costituisca un salto particolarmente difficile, poiché lascerebbe margini per correggere eventuali imprecisioni in fase di decollo. Il corpo di David, dopo essere stato recuperato dai soccorritori proprio sotto il punto di salto, è stato restituito ai familiari senza che il magistrato di turno abbia ritenuto necessario disporre ulteriori accertamenti. A lanciare l’allarme sono stati i suoi amici, altri base jumper che aspettavano di saltare dopo di lui. Se tutto fosse filato liscio, David, dopo aver planato in mezzo ad un canalone e lungo le pendici della montagna, avrebbe dovuto raggiungere la riva del lago, dispiegare il paracadute e atterrate in un ampio piazzale . Si tratta del secondo incidente mortale con la tuta alare in pochi mesi al Forcellino, dopo quello costato la vita il 21 febbraio scorso al pilota 61enne di Gallarate Alessandro Fiorito. Daniele De Salvo
CronacaBase jumper morto dopo il salto dal Forcellino. Non è riuscito a spiegare le “ali“ correttamente