Anziano, ammalato e sfrattato: costretto a vivere in roulotte davanti al municipio di Ballabio

Adriano, ex stradino con la pensione minima, 75 anni, e la compagna perdono la casa in affitto. Ricoverato due volte, pesa 40 chili. "È la fame"

La roulotte dove vive l’ex stradino di 75 anni

La roulotte dove vive l’ex stradino di 75 anni

Ballabio - Costretto a 75 anni a vivere in una roulotte parcheggiata davanti al municipio, senza luce, né acqua e nemmeno i soldi per mettere qualcosa sotto i denti. Succede a Ballabio, piccolo paese sopra Lecco, ai piedi della Grignetta. Adriano, ex stradino in pensione, un paio di settimane fa è stato sfrattato insieme a Grazia, la sua compagna che di anni ne ha 67. Lui, sebbene nella vita si sia adeguato a fare di tutto, campa con la minima; lei, nonostate l’età, si arrangia come può con mille lavori precari. Non riuscivano più a pagare le bollette e l’affitto e alla fine sono stati messi in strada.

Hanno timidamente chiesto aiuto, vincendo il pudore di dover tendere la mano, ma nessuno ha aperto loro le porte di una sistemazione, sia perché in paese mancherebbero alloggi popolari in pronta consegna, anche se due risultano al momento liberi in attesa di essere assegnati per graduatoria, sia perché nessuno affitta facilmente un appartamento a chi non può fornire garanzie. Grazia si è arrangiata in un albergo, mentre Adriano ha optato per una vecchia roulotte, poiché non possono permettersi una stanza per entrambi.

L’ha piazzata vicino al Comune. I vigili hanno chiuso un occhio senza allontanarlo perché non ha modo di pagarsi lo spazio in un campeggio; quasi tutti gli altri di occhi ne hanno invece chiusi due per non vedere quello che stava accadendo. Nella casetta mobile mal equipaggiata, Adriano non ha retto a lungo. Venerdì sera è collassato, vinto dai morsi della fame e forse dalle esalazioni della stufetta accesa per scaldarsi. Grazia lo ha trovato svenuto: "Ho avuto paura fosse morto". Adriano è stato portato d’urgenza in ospedale a Lecco, ma, dopo essere stato sottoposto a qualche accertamento e ai soliti esami di routine, nel giro di una notte è stato dimesso. Adriano è dovuto tornare nella sua roulotte, salvo poi essere ospitato nello stesso albergo di Grazia, dove tuttavia è rimasto poco.

Ieri infatti Adriano è stato male di nuovo ed è finito ancora al Pronto soccorso. Questa volta lo hanno ricoverato. "Deperimento organico – racconta la sua Grazia –. Pesa 40 chili, è ridotto a pelle e ossa. Come si fa a lasciare in quello stato un uomo della sua età ridotto in simili condizioni? In 16 anni che siamo qui ci siamo sempre arrangiati, senza pretendere nulla, ora però da soli non ce la facciamo". Quet’oggi intanto il caso verrà esaminato dal commissario prefettizio, perché a Ballabio in questo momento non c’è il sindaco.

Del caso è venuto a conoscenza anche il parroco don Benvenuto Riva. "Non sapevo che la situazione fosse tanto complessa – spiega il sacerdote –. Conosco Grazia, mentre Adriano non l’ho mai visto. Quando Grazia si è rivolta a me, le ho dato una mano, purtroppo non ero a conoscenza che anche il suo compagno avesse bisogno di aiuto, altrimenti avrei cercato una sistemazione per entrambi. Ora dobbiamo cercare tutti insieme di risolvere la situazione".