REDAZIONE LECCO

Auto sott’acqua, sul sedile posteriore c’è una donna senza vita

"Ho sempre amato viaggiare, anche solo con il pensiero e la fantasia, come ora", scriveva di sé Maria Cristina Janssen, ex psicologa di 65 anni compiuti a maggio di Milano, il cui cadavere ieri mattina è stato trovato nella sua Fiat Panda affondata nel lago di Como a Lecco.

Se quell’ultimo viaggio che l’ha portata a morire nel lago sia stata una sua scelta, oppure se qualcuno glielo abbia imposto, al momento resta un mistero. "Non escludiamo alcuna ipotesi", conferma il procuratore capo Ezio Domenico Basso. La 65enne è stata ritrovata sul sedile posteriore della sua utilitaria, inabissata a una ventina di metri dalla riva della spiaggia di Rivabella. "Alle 7 abbiamo visto le luci della macchina completamente sommersa in acqua – racconta uno degli operai che primi hanno lanciato l’allarme -. Non sapevamo se ci fosse dentro qualcuno e abbiamo chiamato i soccorritori".Con i sanitari di Areu e i volontari della Croce Verde sono arrivati i vigili del fuoco che hanno ripescato la Panda con all’interno il suo carico di morte, sul sedile posteriore, una circostanza anomale. I sommozzatori del 115 di Milano hanno poi perlustrato i fondali tutt’attorno per assicurarsi che non ci fossero altri cadaveri. Sul posto sono intervenuti pure i carabinieri della scientifica e il medico legale per un primo esame della salma in seguito al quale non ha riscontrato segni di aggressione né di violenza.

L’ex psicologa era separata ed era mamma di due figli adulti: sia loro sia il marito sono stati convocati in caserma e sentiti dagli investigatori. Nel 2006 si era trasferita a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, ma a novembre 2022 era tornata a Milano, dove abitava in un appartamento di un palazzo di via Guglielmo Koerner, vicino all’ospedale Niguarda. D.D.S.