Lecco, mette all'asta le sue opere per aiutare i profughi ucraini

L'artista lecchese Jacopo Ghislazoni ha raccolto 5mila euro

L'artista Jacopo Ghislanzoni durante l'asta

L'artista Jacopo Ghislanzoni durante l'asta

Ha messo all'asta le sue opere d'arte per aiutare i profughi dell'Ucraina. A mettere all'asta le sue opere è stato l'artista lecchese di 39 anni Jacopo Ghislanzoni, che ha raccolto oltre 5mila euro. I fondi verranno versati sul colto corrente del progetto “Lecco ospita l'Ucraina”, promosso dai vertici della Fondazione comunitaria del Lecchese e dagli amministratori locali per sostenere i profughi ucraini ospitati in provincia che sono più di mille. L'artista ha messo all'asta 80 lavori su carta 21x30 cm realizzati con tecnica mista e con soggetti diversi: “Per agire contro la guerra con l’unica cosa che sono capace di usare, l’arte”, spiega. L’evento è nato da una collaborazione con Francesca Fiori e Pietro Galli che hanno aperto le porte della propria casa per ospitare la mostra e l’estrazione. “Un’iniziativa inclusiva – prosegue Jacopo – che nasce da un atto di amore e apertura; da parte di Francesca e Pietro, che mettono a disposizione un luogo intimo, la loro casa, e da parte di tutto coloro che hanno sostenuto la lotteria con un gettone.”

L'asta si è svolta tramite il pagamento di 100 gettoni al costo di 50 euro ciascuno tramite i quali partecipare poi all'estrazione delle opere in palio. Le 80 opere, 77 a catalogo e 3 fuori catalogo, sono state consegnate ai sottoscrittori presenti sabato all’estrazione, ma, per non deludere nessuno, anche ai 20 sottoscrittori che non si sono aggiudicati un’opera, Jacopo ha regalato una serigrafia tirata in 20 copie numerate dell’opera numero 1, quella presente sulla copertina del catalogo. Anche la dinamica dell’evento, un po’ sui generis, ha un preciso significato: “I disegni sono parte di un tutto e ciascuno si è portato a casa un pezzettino di questo tutto”. “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – commenta Francesca Fiori -. Noi ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto persone nuove e dimostrato che i lecchesi non sono per nulla chiusi in se stessi!”. “Un grande lavoro di gruppo – interviene Pietro Galli – sia nella sottoscrizione dei gettoni che nel sostegno all’iniziativa da parte degli sponsor”. I soldi raccolti, che sono 5.070 euro, serviranno per dare una mano a chi ospita i profughi sul nostro territorio e per dare buoni spesa direttamente ai profughi.