DANIELE DE SALVO
Cronaca

Merate tutela le badanti, un’app traccerà l’assistenza domiciliare: “Compensi giusti”

Lecco, registrerà il tempo impiegato per raggiungere le persone da accudire e determinerà il compenso

Teresa Elmo, segretaria generale della funzione pubblica Cgil

Teresa Elmo, segretaria generale della funzione pubblica Cgil

Un’app per monitorare gli spostamenti degli assistenti domiciliari che girano di casa in casa per occuparsi di anziani e persone non autosufficienti e pagarli correttamente. Badanti e operatori sanitari che prestano servizio di assistenza domiciliare per conto di Retesalute – che è la municipalizzata speciale dei servizi sociali in Brianza – devono muoversi durante il lavoro con un device aziendale sempre appresso, su cui è installata un’applicazione.

L’app prescelta è Viataver. Serve per tracciare il tempo che impiegano per spostarsi tra un anziano da accudire e l’altro. Lo hanno concordato i loro rappresentanti sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, insieme al capo di gabinetto della Prefettura di Lecco Paola Cavalcanti e a dirigenti della KCS Caregiver Cooperativa Sociale, un consorzio bergamasco di coop ai cui dipendenti dal 22 settembre scorso i vertici di Retesalute hanno appaltato il Sad, il Servizio di assistenza domiciliare appunto.

“Veniva applicata una metodologia di calcolo che secondo gli operatori del Sad non è corretta", spiega Teresa Elmo della Cgil. Per ogni spostamento veniva infatti loro garantito un compenso forfettario di 1,84 euro, indipendentemente dal tempo impiegato prima ancora che dai chilometri percorsi, basandosi sul tragitto più breve indicato da Google Maps. Da qui la proclamazione dello stato di agitazione che avrebbe potuto sfociare in uno sciopero, che alla fine avrebbe penalizzato gli utenti fragili. Per scongiurare la frattura il capo di gabinetto della prefettura ha convocato a rapporto attorno al tavolo dell’ufficio territoriale di governo tutte le parti in causa.

“La riunione ha avuto ad oggetto le criticità rilevate da parte dei sindacalisti, con riferimento all’orario delle lavoratrici impiegate nell’erogazione dei servizi socio-assistenziali domiciliari – riferisce la stessa Paola Cavalcanti a cui è stato affidato il compito di mediazione –. In particolare, è stata analizzata la doglianza relativa alla qualificazione della retribuzione del tempo occorrente, quale orario di lavoro, per lo spostamento tra un utente e l’altro".

La tregua prevede appunto l’app per rilevare e computare in maniera oggettiva i reali tempi di spostamento. L’intesa per gli arretrati e il passato deve invece essere ancora siglata: probabilmente verranno concordati tempi forfettari da autocertificare e relative cifre da liquidare.