Il loro modus operandi era sempre lo stesso. Ad attuarlo due giovani nomadi, N.B., 33 anni, di Romano ma residente a Monza, e la “compagna di merende“ M.M., 19 anni, di Monza ma residente a Seveso. I due narcotizzavano le loro vittime per poi rapinarle. In particolare persone anziane, soprattutto uomini. Come nel caso del malcapitato D. V. 79 anni, di Afragola (Napoli) e residente a Cologno Monzese. I fatti, avvenuti a Treviglio, risalgono allo scorso anno. La prima è già stata condannata in abbreviato, mentre la seconda ha optato per il processo arrivato alle battute finali.
Nel caso di specie, secondo una ricostruzione dei carabinieri di Caravaggio, le due giovani avevano “adocchiato“ l’anziano al supermercato. Lo avvicinano, cominciano a parlare con lui, cercano di instaurare una sorta di amicizia. Gli lasciano il loro numero di cellulare. Lui le richiama, si incontra di nuovo con le due. Si rivedono a un bar vicino al casello dell’A4. Ordinano da bere. Nella birra del 79enne vengono però aggiunti farmaci a base di benzodiazepine che gli provocano uno stato di incapacità di intendere e volere assieme a perdita di coscienza e sonnolenza. A questo punto le due ladre “accompagnano“ la vittima in un campo, dove lo abbandonano in stato confusionale non prima di essersi impossessate di una catenina d’oro con un ciondolo a forma di crocefisso e un secondo crocefisso in oro. L’uomo prima finisce in ospedale, poi le denuncia. F.D.