Valsassina, due moto da trial per gli angeli del Soccorso alpino

I volontari del Soccorso alpino hanno acquistato le due ruote grazie alle donazioni dei familiari degli escurisonisti che hanno salvato

Moto da trial per gli Angeli del Soccorso Alpino

Moto da trial per gli Angeli del Soccorso Alpino

Barzio (Lecco), 2 settembre 2022 – Due ruote invece che un paio di ali per gli angeli del soccorso della montagna. I volontari del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone hanno comperato due moto. Sono due trial Honda Montesa 4Ride. In sella alle loro nuove moto sfrecceranno su mulattiere e sentieri sulle pendici di Grignone e Grignetta, per raggiungere il più in fretta possibile escursionisti feriti e persone in difficoltà in quota. In moto potranno inoltre trasportare a cavalcioni medici e sanitari sui luoghi degli interventi che sono raggiungibili sfruttando sterrati e carrarecce quando le eliambulanze non possono decollare e restano inchiodate a terra per nebbia, nuvole basse o maltempo. E sempre in moto riusciranno a setacciare più velocemente boschi e pendii, almeno non quelli troppo scoscesi, per cercare dispersi. Come  i piloti in gara in pista, anche i soccorritori del Soccorso alpino sono sempre in corsa contro il tempo, non per tagliare per primi il traguardo o battere il cronometro, ma per  salvare vite umane in situazioni e luoghi in cui i minuti spesso segnano la differenza tra la vita e la morte.

I soccorritori valsassinesi hanno comperato le due molto da trial Honda Montesa 4Ride senza gravare in alcun modo sulle tasche dei contribuenti. Le hanno acquistate esclusivamente grazie al contributo e alle donazioni di benefattori privati. Tra i benefattori ci sono soprattutto i familiari di alpinisti che nella maggior parte dei casi hanno soccorso e salvato. Ma ci sono anche i familiari di chi purtroppo non sono riusciti a salvare, o perché non potevano comunque essere salvati poiché stroncati da cadute e malori fatali, o perché magari hanno potuto raggiungerli troppo tardi: hanno comunque restituito loro i corpi dei proprio cari su su cui piangere e a cui riservare una degna sepoltura, una consolazione per chi affronta la perdita di persone che si amano.

I soccorritori della stazione di Valsassina e Valvarrone sono quasi una settantina; sono il gruppo più numeroso tra le stazioni della della XIX Delegazione Lariana del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico lombardo di cui fanno parte. La stazione di Valsassina e Valvarrone è stata fondata fondata nel 1983. E' stata istituita dalla fusione delle stazioni di Barzio, Dervio e Premana. Oltre ad essere i più numerosi, gli angeli del soccorso della montagna valsassinesi sono i più attivi per numero di interventi. Il loro capostazione è Alessandro Spada, che di professione è un poliziotto, perché i soccorritori del Soccorso alpino svolgono ognuno un mestiere diversi, ma sono tutti volontari, sebbene siano professionisti e specialisti del soccorso. Nessuno di loro è stipendiato né pagato per il servizio che svolgono e per rischiare la propria vita per salvare quella degli altri. Per legge, se sono dipendenti non perdono solo la giornata di lavoro in caso di intervento; se invece sono liberi professionisti ci rimettono direttamente. La preparazione, la dedizione, la costanza e il tempo incommensurabili che ci mettono non avrebbe lo stesso un prezzo adeguato.