
I volontari dal 1975 si occupano di scoprire valorizzare e custodire l’antico complesso benedettino di San Pietro al Monte a Civate
Mezzo secolo di Amici di San Pietro al Monte di Civate. I volontari che dal 1975 si occupano di scoprire, valorizzare e custodire l’antico complesso benedettino di San Pietro al Monte a Civate, tra i più interessanti dell’intera Lombardia, le cui origini affondano nel 700, candidato a diventare una delle meraviglie dell’umanità proprio grazie a loro, compiono 50 anni.
Hanno raccolto l’eredità di don Vincenzo Gatti, sacerdote della famiglia del Beato Angelico e curatore dell’antico sito, che si è spento nel 2015 all’età di 80 anni, che ha dato impulso al restauro di San Pietro al Monte e agli studi sul vecchio monastero, dove storia, architettura, fede e leggende si intersecano.
"San Pietro che vediamo oggi è il frutto dell’opera dei volontari - spiega Andrea Valsecchi, giovane presidente degli Amici di San Pietro al Monte -. È un monumento che non può essere alterato perché è una testimonianza di fede".
"Su S.Pietro c’è ancora molto da scoprire – aggiunge l’ex presidente e storico Serafino Castagna -. S.Pietro è stato costruito per lanciare un messaggio attraverso l’arte".
Per festeggiare il 50° del sodalizio sono in programma più iniziative.
Daniele De Salvo