Lecco- Ballabio, un'altra frana: la strada resta ancora chiusa

L’allarme lanciato dal gruppo alpinistico: "Prestare attenzione". Corsa contro il tempo sulla Statale 36

Le montagne sopra Lecco continuano a sgretolarsi. L’altro ieri dalla falesia di Versasio, a monte di Lecco, si è staccato un blocco di parete di circa 100 metri quadrati. A lanciare l’allarme sui social con tanto di foto sono i Ragni della Grignetta. "Segnaliamo da informazioni di un amico che abita sotto la falesia di Versasio a Lecco che si è verificato un crollo di circa 10 metri per 10 – spiegano i Maglioni rossi -. Quindi prestare attenzione".

Lo smottamento si è verificato su un versante diverso, ma comunque sempre nella stessa zona dove tre settimane fa, nel primo pomeriggio del 9 dicembre, 2mila metri cubi di rocce, tra cui un macigno di 250 tonnellate, sono franati sulla nuova Lecco – Ballabio, investendo in pieno anche nipote e zio di 24 e 66 anni che a bordo del loro furgone stavano uscendo da una galleria. Il raccordo della Statale 36 per la Valsassina, attualmente completamente chiuso, dovrebbe riaprire al transito dopo le festività natalizie, probabilmente il 10 gennaio. Al momento tuttavia non sono stati ancora terminati i lavori di disgaggio di tutti i detriti pericolanti né di bonifica dell’area da cui si è staccata parte della montagna. Ci sono molti costoni instabili e i rocciatori devono procedere con molta cautela perché rischiano di essere travolti a loro volta dai continui distacchi di materiale.

Lo spazio in cui lavorano è tutto sommato ristretto, poiché non possono posizionarsi uno sopra l’altro sulla stessa verticale proprio per scongiurare il rischio di innescare smottamenti che pioverebbero addosso ai compagni di lavoro: si alternano all’opera quindi solo tre tecnici a turno, che utilizzano strumenti manuali o cuscinetti idraulici per staccare dalla parete le rocce instabili.