DANIELE DE SALVO
Cronaca

Alpinisti lecchesi morti in Svizzera, il grazie dei genitori: “Abbiamo ricevuto tanto”

Il ringraziamento di mamma Antonia e papà Adelio, genitori di Valentino Alquà, travolto da una valanga sul Pigne d'Arolla con l’amico Maxi

Valentino Alquà

Valentino Alquà

Lecco, 28 maggio 2024 - “Grazie. Da questa tragedia che ci ha così duramente colpiti abbiamo ricevuto tanto da tanti, riscoprendo valori apparentemente scomparsi o forse solo sovrastati e sommersi dal baccano mediatico”. A dire grazie sono Antonia e Adelio, mamma e papà di Vale, lo scialpinista lecchese di 49 anni che domenica della passata settimana è morto travolto da una valanga sulle Alpi svizzere. Valentino Alquà era il segretario amministrativo dei volontari del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana, la più importante della Lombardia, per territorio, numero di soccorritori e di interventi. Con Vale sul Pigne d'Arolla, una montagna tra il Cervino e il Grand Combin, che con i quasi suoi 3.800 metri di altezza domina il Cantone Vallese, c'era anche l'amico Maxi, Massimo Ratti, 36 anni, fondatore del gruppo alpinistico degli Asen Park. “Grazie per l'umanità, l'affetto, gli abbracci, le lacrime di tutti coloro che condividono un dolore che porteremo sempre con noi, ormai anziani genitori, che non ricominceranno una nuova vita ma rimpiangeranno l'affetto del figlio perduto – proseguono la mamma e il papà di Vale -. Grazie a tutto il Cai, al Soccorso alpino e speleologico, ai Ragni, ai Gamma che ci hanno sorretti e guidati. Cosa avremmo fatto senza di loro? Grazie a Marco Anemoli e Luca Vitali che ci hanno accompagnato a Sion, in Svizzera, sostenendoci e aiutandoci. Marco è stato con noi due giorni: abbiamo toccato con mano la stima e l'affetto nei confronti di nostro figlio Valentino”. Marco Anemoli e Luca Vitali sono rispettivamente il delegato della XIX Lariana e il presidente dal Soccorso alpino lombardo. “Grazie ai due ragazzi della Polizia cantonale per la loro professionalità e umanità. Grazie al Consolato generale d'Italia a Ginevra, nelle persone della dottoressa Nicoletta Piccirillo e del signor Catanese, per essere prontamente intervenuto attivando l'assistenza nonostante i due giorni festivi – continuano i genitori -. Grazie anche ai sacerdoti che hanno officiato la cerimonia funebre per la vicinanza dimostrata. E ora, soprattutto, un immenso grazie agli amici, ai parenti e a tutti coloro che ci sono stati vicini con le loro parole, le loro lacrime, i baci, gli abbracci e che ci hanno fatto capire quanto nostro figlio fosse stimato e amato. Grazie, infine, alle nostre famiglie: ai figli Betti ed Emiliano che condividono con noi questo dolore".