REDAZIONE LECCO

“Aiutiamoci nel lavoro”. Tutti i numeri

Fondo Aiutiamoli nel Lavoro: grazie a contributi di enti, imprenditori, volontari e lavoratori, quasi 1.200mila euro per aiutare 1.400 persone e 700 famiglie lecchesi in difficoltà. Un modello unico nel panorama nazionale.

“Aiutiamoci nel lavoro”. Tutti i numeri

LECCO

Quasi 1.500 lecchesi di oltre 700 famiglie da soli non ce l’avrebbero fatta a superare la crisi economica scatenata dalla pandemia di Covid. Grazie a contributi per comprare da mangiare, pagare bollette, acquistare farmaci sono invece riusciti ad arrivare alla fine del mese e superare il guado, oppure a trovare lavoro tramite i progetti socio occupazionali sostenuti.

È il bilancio finale del Fondo Aiutiamoci nel lavoro, un modello unico nel panorama nazionale, ispirato dai responsabili della Fondazione comunitaria del Lecchese e dal prefetto di Lecco, a cui hanno contribuito e partecipato amministratori locali, imprenditori, liberi professionisti, commercianti, sindacalisti, lavoratori, volontari di 24 enti del territorio. Complessivamente sono stati raccolti quasi 1 milione 200mila euro, utilizzati appunto per sostenere 1.400 persone in difficoltà e le loro 700 famiglie. L’esperienza si concluderà a fine anno, dopo due anni e mezzo. "Si chiude un capitolo di solidarietà e cooperazione straordinariamente importante per il territorio lecchese – sono le parole di Maria Grazia Nasazzi, presidente di Fondazione comunitaria del Lecchese (nella foto) –. Resta il sentimento di un’esperienza vera. Deve diventare un modello, tanto più in un momento, come questo, di profonda fragilità sociale e comunitaria. Rimane l’esempio di collaborazione profonda per poter offrire risposte e aiuti reali ai tanti lecchesi in difficoltà dopo la pandemia". Il totale delle risorse raccolte tra giugno 2021 e novembre 2023 ammonta a 1.174.000 euro grazie alle donazioni di Fondazione comunitaria del Lecchese, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Cariplo, 79 Comuni, 4 operatori della grande distribuzione organizzata, organizzazioni sindacali e, lavoratori e lavoratrici. Daniele De Salvo