
La lezione dei ragazzi della 5ªBS fuori dall’Istituto Agnesi di Merate
Merate (Lecco), 4 novembre 2020 - Lezione di protesta all’aperto fuori da scuola ieri mattina per una ventina di studenti dello scientifico e linguistico Maria Gaetana Agnesi di Merate. Contro la decisione di premier e governatore lombardo di chiudere le aule alle superiori per lasciare spazio solo alla didattica a distanza, i liceali di 5ªBS si sono presentati all’ingresso dell’istituto di via dei Ludovichi portandosi banchi e sedie da casa. La lezione all’aperto è durata però solo un paio d’ore, poi a far suonare in anticipo la campanella di fine giornata ci hanno pensato i carabinieri che hanno chiesto loro di sgomberare il suolo pubblico occupato abusivamente e di sciogliere l’assembramento non autorizzato.
«La nostra protesta è per dimostrare che noi a scuola vogliamo venirci – spiegano i rappresentati studenteschi -. Abbiamo voluto dimostrare di non essere d’accordo con la scelta di chiudere le scuole e andare avanti solo con la didattica a distanza. Per tutta l’estate si è pensato a come riaprire in sicurezza le scuole che sono uno tra i luoghi più sicuri. Capiamo di non poter essere sempre tutti in classe ma la didattica integrata, alcuni giorni a casa e altri a scuola, poteva essere la soluzione migliore. Cioè che non capiamo è perché le scuole siano state chiuse da un giorno all’altro senza alcun preavviso".
«In un Paese civile e moderno la scuola non può essere la prima cosa a chiudere e l’ultima a riaprire". Già settimana scorsa i professori dell’istituto superiore lecchese avevano scritto al presidente di Regione Lombardia e al ministro all’Istruzione per chiedere e proporre altre soluzioni che non fossero la didattica a distanza. Gli studenti hanno ricevuto il plauso dei loro genitori e dei genitori di tutti i liceali. "A nome dei genitori esprimo tutto il nostro apprezzamento per il gesto di protesta intelligente e moderato che avete intrapreso", si legge in una lettera pubblica firmata da Silvia Targonato, presidente del Consiglio di istituto del Maria Gaetana Agnesi.
«In un momento di gesti violenti che vediamo esplodere nelle città e che ostacolano una gestione sensata e serena delle difficoltà legate alla pandemia, la scelta di sottolineare la vostra necessità di stare vicini alla scuola, fisicamente, è degna di rispetto e stima da parte di tutta la comunità".