REDAZIONE LECCO

Agenzia funebre intitolata al defunto boss: niente riapertura

I giudici del Tar di Milano hanno respinto il ricorso presentato al titolare Gianluca Balestrieri

L’agenzia funebre con “inchino“ al defunto boss della ‘ndrangheta resta chiusa. I giudici del Tar di Milano hanno respinto il ricorso presentato dal proprietario delle pompe funebri di Olginate intitolate a Carmine Nuccio Vrenna, sorvegliato speciale morto nel 2007 all’età di 52 anni e ritenuto un elemento di spicco di una cosca calabrese, nonché figlio dello spietato Luigi soprannominato “U Zirru“, capobastone crotonese scomparso a 83 anni nel 1992 che, tra tutto il resto, nel 1973 aveva addirittura ordinato l’eliminazione di due bambini piccoli, figli di un rivale.

A intitolare all’esponente di spicco della mala organizzata l’agenzia funebre è stato il titolare Gianluca Balestrieri, lecchese di 49 anni, genero del boss “figlio d’arte“ del capo dei capi del clan Bonaventura-Vrenna, che tra l’altro sia adesso è affidato in prova agli assistenti sociali di Calolziocorte, dove abita, per non scontare una condanna in carcere per estorsione. Anche al momento di aprire l’attività era ai domiciliari.

A far scattare la serrata per il rischio di infiltrazioni era stato lo scorso dicembre sempre il prefetto antimafia di Lecco Michele Formiglio (nella foto), la lotta alla criminalità organizzata l’ha messa da tempo in cima alla lista delle priorità del suo mandato.D.D.S.