Abbadia, inghiottita dal lago: Fatou non si trova ancora

I genitori della bambina di 12 anni dispersa da giovedì nel lago sono tornati sulle rive per seguire le ricerche dei sommozzatori

Abbadia, continuano le ricerche della 12enne

Abbadia, continuano le ricerche della 12enne

Abbadia Lariana (Lecco), 30 agosto  - I genitori di Fatou, la bambina di 12 anni, dispersa da giovedì scorso nelle acque del lago ad Abbadia Lariana, sono tornati ieri sulle rive del Lario ed hanno seguito le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano con accanto i vigili del fuoco di Lecco e i carabinieri del comando provinciale di Lecco. La madre in lacrime ha chiesto più volte: «Ridatemi Fatou». La madre 33enne, e il marito, di due anni più vecchio, hanno seguito anche sotto il temporale le ricerche della figlia e quando i sub tornavano a riva chiedevano informazioni e se ci fossero delle novità. Poco dopo le 19 le ricerche sono state sospese nuovamente ma continuerano anche nei prossimi giorni nonostante il cattivo tempo. 

La famiglia, originaria del Gambia, risiede a Monza e giovedì ha raggiunto in treno Abbadia Lariana per una giornata all’aria aperta, sul lago. Una giornata che doveva essere spensierata e di divertimento per i genitori e i tre figli, invece si è trasformata in tragedia. La bambina di 12 anni è scivolata in acqua e non è più riemersa. La Procura di Lecco ha aperto un fascicolo e tra gli elementi chiesti alle forze dell’ordine è chiarire ser ci fossero le condizioni di sicurezza. «La situazione è drammatica in questa stagione - spiega Alberto Guglielmo, responsabile della squadra Opsa di Lecco -. Principalmente le tragedie sono avvenute nei pressi delle rive. Il lago non degrada come al mare e le persone che hanno scarsa acquaticità rischiano molto una volta che non hanno più la terra sotto i piedi. Si parla di mulinelli e fenomeni vari che non esistono perché il lago “non è in corrente“. Abbiamo cercato di fare molto a livello di prevenzione. Purtroppo è successo ancora».