Nella giornata contro la violenza di genere, un femminicida è stato condannato all’ergastolo. La coincidenza è suggestiva, ma la notizia sarebbe stata una sentenza diversa dal fine pena mai. Dunque, il processo a Impagnatiello è andato come doveva andare ma, come dice la madre della sua vittima, “non è una vittoria”. E come potrebbe esserlo? I familiari di Giulia Tramontano hanno perso per sempre, in un modo brutale e senza un motivo, una figlia, una sorella, un nipote non ancora nato. Nessuna vittoria.
Ma non c’è nessuna vittoria neppure a livello di società. Ancora nel 2024 siamo costrette e costretti a scendere in piazza per dire basta alla violenza sulle donne. Cioè, potenzialmente, sulla metà della popolazione mondiale. Faccio parte di una “categoria protetta” che conta quattro miliardi di individui. Vengono le vertigini solo a pensarci.