REDAZIONE ECONOMIA

Studio EY, +34% l'uso dell'Ai sul lavoro in Italia

Santonato, 52% top management rileva benefici tangibili

Santonato, 52% top management rileva benefici tangibili

Santonato, 52% top management rileva benefici tangibili

L'utilizzo dell'AI sul lavoro in Italia è passato dal 12% nel 2024 al 46% nel 2025. È quanto emerge dalla seconda edizione studio 'EY Italy AI Barometer', realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4.900 intervistati provenienti da 9 Paesi europei, di cui 539 professionisti di imprese italiane in diversi settori.

"L'intelligenza artificiale non è più una tecnologia emergente, ma una realtà concreta che sta già generando valore per le imprese - commenta Giuseppe Santonato, AI Leader di EY Europe West -. Il 52% del top management ha rilevato benefici tangibili in termini di riduzione dei costi e aumento dei profitti. Tuttavia, il vero salto di qualità arriverà quando sarà accompagnata da una cultura diffusa e condivisa. Colmare il divario di consapevolezza tra leadership e dipendenti è oggi una priorità strategica: serve un investimento concreto in formazione, governance e accessibilità per rendere l'AI una leva inclusiva e sostenibile di trasformazione".

Oltre l'80% degli intervistati valuta in maniera positiva la propria esperienza con l'AI e le imprese stanno supportando l'integrazione delle nuove tecnologie nel proprio business. In Italia, l'uso dell'AI è trainato da applicazioni che migliorano la produttività individuale, come la scrittura di testi (60%), gli assistenti vocali (47%) e i chatbot (40%). Tuttavia, la sicurezza e la protezione dei dati (53%), la user experience (40%) e i costi (32,5%) restano i principali fattori di attenzione per gli utenti.