Milano – Due terzi delle tredicesime saranno assorbiti da bollette, spese condominiali, mutui o “imprevisti“. Il 64% della “gratifica natalizia“ sarà bruciata da spese “obbligate“ o manutenzioni (casa e auto) e riparazioni. La buona notizia è che le tredicesime saranno più consistenti di un anno fa: 10 miliardi e 22 milioni (+5,3%). A riceverle saranno 6,5 milioni di lombardi (2,6 milioni di pensionati e 3,9 milioni di lavoratori dipendenti). Oltre 5 miliardi, secondo la stima del Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, è il valore dei consumi generato dalle tredicesime, il 6% in più di un anno fa. Sulle previsioni al rialzo incide la spesa turistica di stranieri e italiani: 561,03 milioni di euro (+14,7% rispetto al 2023) con un incremento delle presenze turistiche a dicembre del 18,5% rispetto a un anno fa.
A Milano, Lodi, Monza e Brianza, la spesa per i beni è stimata in 1 miliardo e 236 milioni di euro, in aumento dell’11,3% rispetto al 2023. Per viaggi e vacanze la previsione è di 406 milioni, in crescita, mentre diminuisce leggermente la quota destinata a cene e pranzi fuori casa legati alle festività natalizie: 97 milioni contro i 98 del 2023. Tre miliardi e 246 milioni saranno invece assorbiti da pagamenti, rate condominiali, mutui, rette scolastiche, premi assicurativi, spese mediche o manutenzioni. “Le previsioni per i consumi natalizi con le risorse della tredicesima sono positive – dichiara Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza –. Anche il turismo si conferma un valore aggiunto per dicembre con una significativa previsione di incremento delle presenze rispetto allo scorso anno”.
Anche l’associazione territoriale bresciana prevede una crescita degli acquisti: la stima è di 412 milioni spesi nei negozi della provincia (394 nel 2023) e di 70 milioni nei ristoranti (2 in più di un anno fa). “Quasi un consumatore su tre comprerà come regalo o un capo di abbigliamento o un prodotto enogastronomico” è la previsione del presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti. “È un dato positivo, grazie anche all’aumento dei salari previsto dal rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, che ci fa ben sperare per un miglioramento generale dei consumi per i negozi del commercio al dettaglio che sono quelli che stanno soffrendo maggiormente nell’ultimo periodo. L’aumento della ristorazione è residuale, ma si tratta in ogni caso di un risultato positivo in considerazione del fatto che l’intero comparto del turismo e della ristorazione l’anno scorso ha potuto godere maggiormente dei flussi di turisti generati da Capitale Italiana della Cultura”.
Secondo le stime di Confcommercio Bergamo, le tredicesime nella Bergamasca valgono 735 milioni, con una crescita del +7,4% rispetto al 2023. Il 17,43% (128,1 milioni) sarà assorbito dalle spese di energia e gas. Sul fronte dei consumi, l’associazione dei commercianti si aspetta un Natale segnato da profonde differenze sociali. Il 48% (era il 45% nel 2023) potrà permettersi regali, con un budget di 220 euro (174 euro nel 2023). “Puntiamo molto su questo dicembre – sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo – . Ci auguriamo che l’effetto tredicesima possa migliorare i consumi che negli ultimi anni erano cresciuti solo per l’inflazione. Finalmente cresce il numero dei bergamaschi che non rinunceranno a fare regali di Natale, con un dato superiore a quello registrato dal 2020 al 2023, ma siamo lontani dalle festività pre-Covid: il dato appare negativo rispetto al 2019 e desolatamente lontano dalla spesa media fino al 2009. Ad essere in difficoltà è un numero sempre più alto di famiglie. Si sta purtroppo esasperando la differenza tra chi potrà fare acquisti senza pensieri e chi dovrà rinunciarvi o quasi. E questo preoccupa molto il commercio che da sempre lavora con tutti i segmenti sociali”.