ANDREA GIANNI E ALESSANDRA ZANARDI
Economia

Logistica alla Bindi, è protesta: “Stipendi irregolari, non si vive”

Picchetto a San Giuliano dei lavoratori Logitec. La ditta fornisce servizi al marchio dolciario

Le proteste organizzate davanti alla sede della Bindi a San Giuliano Milanese

Le proteste organizzate davanti alla sede della Bindi a San Giuliano Milanese

San Giuliano Milanese (Milano) – Ci sono lavoratori che, per il ritardo nel versamento da parte dell’azienda del quinto dello stipendio a banche, assicurazioni o finanziarie, sono stati segnalati sul Crif, il registro dei “cattivi pagatori“. Altri, sempre per lo stesso motivo, non riescono a erogare le quote mensili concordate per il mantenimento dei figli, nel caso di separazioni o divorzi. Mettendo in difficoltà, quindi, le famiglie. “Irregolarità nelle buste paga” che ieri hanno fatto esplodere la protesta dei 150 lavoratori della Logitec, che si occupano di alcune attività produttive, di logistica e trasporto appaltate dalla Bindi, storica fabbrica di dolci e alimenti a San Giuliano Milanese.

“Vengono calpestati i diritti - spiega Agostino Mazzola, funzionario della Filt-Cgil di Milano –. Oltre ai ritardi nel pagamento degli stipendi, le irregolarità nel versamento del quinto dello stipendio segnano con una croce rossa i lavoratori, che rischiano di finire al centro di contenziosi e perdere l’accesso al credito. Di fronte a questa situazione chiediamo anche un intervento del committente, la Bindi”. Ai lavoratori, infatti, secondo la denuncia dei sindacati (ha organizzato la manifestazione anche la Uil Trasporti) vengono trattenute le rate delle cessioni del quinto dello stipendio, senza che poi queste somme vengano versate ai creditori, esponendo così i dipendenti al rischio di pignoramento e a segnalazioni presso il Crif come cattivi pagatori.

“A ciò si aggiunge un’ulteriore grave irregolarità – sottolinea la Cgil – le quote destinate ai fondi pensionistici integrativi vengono trattenute ai lavoratori, ma non versate ai rispettivi fondi, privando così i dipendenti di un diritto fondamentale per la loro sicurezza previdenziale”. Da qui la manifestazione, che aveva anche l’obiettivo d’informare e sensibilizzare l’opinione pubblica. “Di fronte a questa situazione – conclude il sindacato – la Filt Cgil rimane al fianco dei lavoratori e si mobilita per garantire che la questione venga riportata nell’alveo della correttezza e della legalità. Invitiamo tutte le istituzioni competenti a vigilare su questa vicenda e a prendere provvedimenti urgenti” Intanto i lavoratori hanno incrociato la braccia, e si sono radunati in presidio davanti allo stabilimento della Bindi, azienda fondata quando correva l’anno 1946, in pieno dopoguerra, e diventata “la più grande pasticceria d’Italia”.