Videogiochi in Italia, 14 milioni di utenti per 2,2 miliardi di fatturato: Lombardia in testa

A livello globale l’industria videoludiche vale più di musica, cinema e streaming messi insieme. E anche qui sta crescendo di anno in anno

Le donne rappresentato il 40 per cento dei videogiocatori italiani

Le donne rappresentato il 40 per cento dei videogiocatori italiani

Pochi altri settori al mondo sono così redditizi come i videogiochi. Benché possa suonare incredibile, sono il principale pilastro economico dell’industria culturale: con oltre 200 miliardi di dollari di fatturato annuo, il settore videoludico vale più di musica, cinema e streaming messi insieme. In Italia, la produzione videoludica è ancora piccola ma sta crescendo di anno in anno. E la Lombardia è prima regione per fatturato e numero di aziende attive.

Il mercato, d’altronde, è molto ricco. Tre italiani su dieci giocano ai videogiochi: nel 2022 erano 14,2 milioni. Secondo i dati di Idea, l’associazione italiana delle aziende videoludiche, il dispositivo più diffuso è lo smartphone (il 70 per cento dei giocatori), seguito dalle console come Play Station e X-Box (46 per cento) e computer (38 per cento). Grazie a questi numeri, il giro d’affari realizzato dalle imprese italiane del settore è pari a 2,2 miliardi di euro (quattro anni fa era di 1,7 miliardi).

Chi gioca ai videogiochi in Italia

Contrariamente ad un passato ormai remoto, i videogiocatori non sono più giovanissimi uomini. Non solo il 40 per cento sono donne, ma l’età di utilizzo sta progressivamente aumentando. La media ha 30 anni, ma se guardiamo le fasce d’età – rileva Idea – “si rileva il maggior peso della fascia tra i 45 e i 64 anni (24,6 per cento) e della fascia tra i 15 e i 24 anni (24,0 per cento). Seguono le altre fasce di età, dai 25 ai 34 anni (15,5) dai 35 ai 44 anni (12,7) e a seguire 6-11 anni (11,5) e 11-14 anni (11,3)”.

Osservando invece la percentuale di videogiocatori per fascia di età, la fascia di età dove il videogioco è più diffuso risulta quella tra gli 11 e i 14 anni (71% gioca), seguita a pari merito dalle fasce 15-24 anni e 6-10 anni (entrambe 58%).

L’industria italiana

Quella dei videogiochi, nel Bel Paese, è una realtà di imprese piuttosto piccole e di start-up, tuttavia da qualche anno sta superando queste definizioni. Quasi il 40 per cento delle imprese rientra oggi nella definizione di Piccola media impresa (più di 10 dipendenti): nel 2018 erano il 17 per cento. Crescono del 30 per cento anche le imprese con un numero di addetti da 10 a 20.

I professionisti impiegati nella produzione di videogiochi in Italia nel 2022 sono oltre 2.400, in crescita del 50 per cento rispetto ai 1.600 registrati nel 2021. Un quarto di loro è donna e tre di quattro hanno intenzione di assumere o avviare collaborazioni nel biennio 2023/2024.

I videogiochi più venduti

Nel 2022, i videogiochi più venduti sono quasi tutti per console (benché molti siano multipiattaforma). A partire dal primo in classifica sono: Fifa 23 (Electronic Arts), Call of Duty: Modern Warfare II (Activision Blizzard), Fifa 22 (Electronic Arts), Grand Theft Auto V (Rockstar Games), Elder Ring (Bandai Namco), God of War Ragnarok (Sony), Pokemon Legends: Arceus (Nintendo), Gran Turismo 7 (Sony), Nintendo Switch Sports (Nintendo), F122 (Electronis Arts).