Gomma e plastica, svolta green: "Ma senza strangolare il settore"

A Bergamo imprenditori, tecnici ed esperti nell’incontro organizzato dal “Giorno“

Il mondo della plastica ha abbracciato la transizione "green" grazie a nuove tecnologie per il recupero. Ma per la rivoluzione sostenibile serve anche nuova formazione. E bisogna procedere senza masochismi: il lavoro va difeso. Riflessioni emerse ieri durante l’incontro ieri a Bergamo promosso da QN Il Giorno, in collaborazione con Bper Banca e Casartigiani su "Il futuro della gomma e della plastica, tra circular economy e sostenibilità dei prodotti". A introdurre l’iniziativa Agnese Pini, direttrice di tutte le testate del Gruppo Monrif. A confrontarsi nel talk moderato da Sandro Neri i protagonisti delle filiere. "Nella nostra regione si recuperano 25 chili di plastica pro capite ogni anno e ci sono impianti, come quello a Montello, che recuperano 300mila tonnellate all’anno" ha ricordato Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia. "Nel percorso di transizione ecologica ciascuno ha un ruolo: la banca accompagna le imprese a fare investimenti e ricercare soluzioni di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, migliorando capacità di credito e prospettive" ha spiegato Luca Gotti, responsabile della Direzione Territoriale Lombardia Ovest Bper Banca.

«Gli artigiani sono pronti alla sfida della sostenibilità. Ma ci deve guidare l’equilibrio fra sviluppo economico, miglioramento della qualità della vita e tutela ambientale", l’ammonimento di Mauro Sangalli, segretario generale di Casartigiani Lombardia. "L’industria della plastica è integrata con il settore chimico e della costruzione dei macchinari, con un importante impatto occupazionale. Che l’industria faccia cambiamenti ma senza occhi bendati", ha aggiunto Matteo Dell’Acqua, ceo di AdFlex e presidente di Yes For Europe. Sono 111 aziende, con oltre 9mila addetti quelle che aderiscono al Gruppo Materie Plastiche e Gomma di Confindustria Bergamo, presieduto da Paolo Rota che ha ricordato come "quello che ci manca sono tecnici e ingegneri. Serve anche formazione nelle scuole per fare capire ai ragazzi che la plastica può essere un’opportunità". Antonio Sileo, direttore Osservatorio Innov-E dell’I-Com e Fellow Green all’università Bocconi, ha ricordato il caso virtuoso degli pneumatici sostenibili e convenienti. Per Giovanni Marseguerra, pro-rettore della Cattolica, "nella sostenibilità ciascuno - istituzioni, imprese e cittadini - deve fare la propria parte". Secondo Eleonora Rizzuto, presidente di Aisec, "la partita si gioca anche su comportamenti consapevoli del consumatore".