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Generali all'assalto di Cattolica: lanciata opa totalitaria a 6,75 euro per azione

Decisione approvata all'unanimità dal Cda del gruppo triestino. Il titolo della società veneta vola in Borsa dopo l'annuncio: +13%

Cattolica Assicurazioni

Generali alla svolta su Cattolica. Il Leone, che nei mesi scorsi aveva rilevato il 24% della compagnia veneta in aumento di capitale, ha infatti annunciato il lancio di un'opa totalitaria a 6,75 euro per azione, con un premio del 15,3% rispetto al prezzo di Borsa di venerdì e di oltre il 40% sugli ultimi sei mesi. L'esborso massimo sarebbe di 1,176 miliardi.

L'annuncio ha portato a un rally in Borsa di Cattolica dopo, con il titolo itolo schizzato fino a un masismo 6,89 euro per azione (+13,6%), dunque saldamente al di sopra del prezzo dell'opa. Stabile invece la quotazione del gruppo triestino, che viaggia a 16,90 euro rispetto ai 16,84 euro dell'ultima chiusura. 

Generali motiva lofferta "con l'obiettivo di consolidare la propria posizione nel mercato assicurativo italiano, in coerenza con le linee guida del Piano Strategico di Generali 2021". In quest'ottica "l'acquisizione di Cattolica permetterebbe di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita". L'obiettivo e' anche la revoca dalla quotazione delle azioni dell'emittente che favorisce "gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita" dei due gruppi assicurativi. Il perfezionamento dell'opa su Cattolica "è previsto entro la fine del corrente anno ed è subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari, nonché al verificarsi delle condizioni come indicato nella sopra citata comunicazione odierna, che sarà ulteriormente dettagliata nel documento di offerta".

La decisione è stata approvata all'unanimità questa mattina dal Consiglio di amministrazione di General. A favore, secondo quanto si apprende, si sarebbe quindi espresso anche il vicepresidente Francesco Gaetano Caltagirone, in passato critico sulla gestione del gruppo triestino, fino al punto di non presentarsi all'assemblea che a fine aprile aveva approvato il bilancio annuale,