guglielmetti POLEDI
Economia

Eventi estremi e caldo, tsunami sull’economia: danni per 1,5 miliardi. Ecco le province più colpite

L’impatto sui bilanci annuali delle attività lombarde. Nel Milanese perdite da 510 milioni per le alte temperature Sondrio, Lecco e le valli bergamasche pagano le frane

Danni da maltempo a causa della tempesta, Viale Argonne una delle vie più colpite di Milano (Ansa/Andrea Fasani)

Danni da maltempo a causa della tempesta, Viale Argonne una delle vie più colpite di Milano (Ansa/Andrea Fasani)

L’impatto del cambiamento climatico sui conti delle imprese rischia di diventare uno tsunami. Secondo l’indagine “Impatto del clima sulle aziende“ realizzato dall’Icsr (International center for social research), per far fronte agli effetti delle ondate di calore e agli eventi estremi - grandinate, trombe d’aria che provocano inondazioni e frane - le imprese italiane spenderanno fino a 3,24 miliardi l’anno.

Lo studio è stato commissionato da Ener2Crowd.com, prima piattaforma e app in Italia per gli investimenti green. "Un’impresa su tre risulta esposta a potenziali perdite economiche a causa del caldo e dei cambiamenti climatici" sottolinea Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore dell’app. La ricerca ha calcolato le perdite conteggiando sia le riparazioni provocate dai danni del maltempo, sia i mancati introiti. "Arriveremo al 2050 con circa l’8% delle aziende italiane che registreranno perdite a causa delle ondate di calore", avverte Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd.

In Lombardia gli effetti del cambiamento climatico sono una voce che incide sui bilanci delle imprese della regione per 1,5 miliardi. Milano e il Milanese pagano il conto più saltato per il caldo: 510 milioni. Seguono, Brescia (200) e Bergamo (140) ferite anche da eventi estremi come grandinate, allagamenti e trombe d’aria. Monza (130 milioni) e Lecco (100) completano le prime cinque province con gli importi più alti. Ma in rapporto al numero di attività è Sondrio (ottava con 65 milioni) la provincia con l’incidenza pro-capite più elevata di perdite.

In Valtellina come nel Lecchese e nelle valli bergamasche sono frane e smottamenti a provocare spesso danni alle imprese. Più alto, ma con un’incidenza inferiore, è il conto delle perdite a Varese (95 milioni) e Como (80), mentre la Bassa risulta quella meno colpita, con valori stimati tra i 55 milioni di Mantova (50 per Pavia, 45 per Cremona) e i 30 di Lodi.