Euronext acquista Borsa Italiana e porta il suo data center da Londra a Bergamo

Trasferimento nel Global Cloud Data Center (IT3) di Aruba, il più grande data center campus d'Italia a Ponte San Pietro

Stéphane Boujnah, ceo e presidente del consiglio di gestione di  Euronext

Stéphane Boujnah, ceo e presidente del consiglio di gestione di Euronext

Euronext trasferirà il suo "core data center da Londra a  Bergamo".  Una notizia "bomba". Per  Stéphane Boujnah, ceo e presidente del managing board di Euronext, il data center a  Bergamo,è un "chiaro segnale" degli investimenti "massivi" che Euronext riserva all'Italia. "Sarà il più grande investimento in Italia ed è un asset critico", ha sottolineato ancora Boujnah.

Il contratto firmato un contratto con Aruba per il trasferimento da Londra a Bergamo del principale data center del gruppo è previsto dagli accordi per l'acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext, oggi completata.  La prima parte della migrazione del principale data center del gruppo, soggetta all'approvazione delle autorità e agli aspetti operativi, è fissata per il 2022. La migrazione è stata concepita in risposta a molteplici fattori, tra cui l'acquisizione del Gruppo Borsa Italiana, la dinamica creata dalla Brexit e una forte volontà di collocare il principale data center del gruppo in un paese in cui Euronext conduce business di grandi dimensioni. Questa migrazione è stata pensata in modo tale da essere pronti per la migrazione dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Optiq entro il 2023. 

Aruba

"Siamo estremamente lieti che Euronext, il principale mercato finanziario paneuropeo, abbia scelto il nostro Campus all'avanguardia, Global Cloud Data Center (IT3) in Italia, come proprio data center di riferimento", è stato il commento di Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba.  "I data center ospitano i nuovi mercati azionari e Global Cloud Data Center è in grado di fornire soluzioni di colocation su misura completamente personalizzate", aggiunge. 

La migrazione è stata pensata in modo che si possa essere pronti per il passaggio dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Optiq entro il 2023.  Global Cloud Data Center di Aruba è il più grande data center campus d'Italia con i suoi oltre 200.000 metri totali ed è stato inaugurato a Ponte San Pietro (Bergamo) il 5 ottobre 2017. Recentemente, Aruba ha deciso di ufficializzare i lavori di ampliamento che hanno coinvolto l'intera area e porteranno all'imminente attivazione di altri due data center all'interno del Campus.  Global Cloud Data Center si annovera tra i Data Center green e utilizza, spiega Aruba, risorse energetiche provenienti da diverse fonti tra cui il fotovoltaico, l'idroelettrico - attraverso una centrale idroelettrica presente all'interno dell'area - e altre tecnologie, come l'utilizzo di impianti geotermici ad elevata efficienza, che permettono di regolare la temperatura delle sale dati abbassando ulteriormente i consumi, l'impatto energetico dei data center e di conseguenza quello ambientale.  

Cosa sono i data center

I data center sono come dei grandi magazzini di stoccaggio - spiega  Andrea Rangone, esperto di innovazione digitale e fondatore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano - che che  al posto di prodotti o di pacchi, conservano migliaia di dati ed eseguono calcoli con giganteschi calcolatori. Questi centri, sottolinea Rangone, che è anche presidente di Digital360, "hanno un impatto importante sul territorio". Intanto, "si tratta di investimenti rilevanti dal punto di vista edilizio perché sono infrastrutture delicate, che hanno sistemi di sicurezza avanzati. Sono investimenti che sul territorio possono portare occupazione e avere effetti sull'indotto". Per il mega data center di Microsoft, "qualche tempo fa con il Politecnico avevamo stimato 10mila posti di lavoro e 9 miliardi di indotto".  In più, c'è un effetto spillover' ovvero di trasferimento di competenze. "I data center possono sviluppare competenze che si trasferiscono alle altre imprese del territorio, anche con l'assunzione di personale qualificato". Insomma, secondo il docente, quest'operazione può portare in Italia risorse e competenze. "Non vedo invece motivi di sicurezza. Ci sono tecnologie sofisticate che possono garantirla ovunque ormai in Europa".

Le reazioni 

Il ministro dell'Innovazione tecnologica Vittorio Colao si complimenta, con un tweet, per la decisione di  Euronext di trasferire da Londra a Bergamo il suo data center. «Complimenti a Aruba, a  Euronext/Borsa Italiana e...a Bergamo!»

"Una decisione davvero importante, che ha una duplice valenza. Innanzitutto quella di portare in Lombardia una struttura finanziaria di rilevanza assoluta e di fortissimo carattere internazionale. Poi, quella di garantire a  Bergamo e provincia una nuova iniezione di lavoro e professionalita', che aiutera' il territorio a intraprendere la strada che porta alla ripresa post-pandemia". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato il trasferimento del'core data center di Euronext da Londra a  Bergamo. .

Per Antonio Misiani, responsabile economia e Finanze nella segreteria del Pd. «da bergamasco non posso che salutare con grande soddisfazione l'annuncio  Una operazione che porterà lavoro e competenze nel territorio bergamasco, contribuendo a rafforzare il peso del nostro Paese all'interno del gruppo europeo".

Soddisfatto e orgoglioso, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori :  "ha un rilievo strategico per il nostro Paese e in particolare per il nostro territorio. La decisione colloca Bergamo al livello di Zurigo e Francoforte, modificando una geografia finanziaria che fino ad oggi era centrata sulla capitale inglese. Da qui passerà infatti il 25% delle transazioni finanziarie europee. La scelta di  Euronext, causata anche dalla Brexit, si deve sicuramente ad Aruba, che a Ponte San Pietro ha realizzato il suo »ìGlobal cloud data center, il più grande del nostro Paese, dove già oggi transitano i dati di Borsa Italiana: qui, entro la metà del 2022,  Euronext collocherà il suo core data center, attratta anche dalle soluzioni 'green' che consentono al Campus di Aruba di essere del tutto autosufficiente dal punto di vista energetica. Alla base ci sono le competenze e la qualità del capitale umano che Aruba ha trovato nel nostro territorio. È questa la leva che consente oggi di attrarre a Bergamo, nei luoghi che fino a pochi anni fa ospitavano il cotonificio Legler, la più importante piattaforma di mercato paneuropea, con effetti che speriamo significativi anche in termini di occupazione qualificata".