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E' caldo il dibattito sul tema salario minimo, dopo l'ok alla direttiva europea e il via libera definitivo in Germania. Dove i lavoratori hanno già retribuzioni mediamente superiori a quelle italiane, come si legge nei dati diffusi da una ricerca commissionata dalla Fondazione Di Vittorio ed effettuata sulla base dei report di Eurostat e ministero delle Finanze. Ma quanto vale il gap monetario fra le paghe tedesche e quelle nostrane? E ci sono differenze analoghe con gli altri Paesi dell'Eurozona? E quanto hanno inciso - se lo hanno fatto - i due anni di pandemia sull'andamento dei salari? Cifre e confronto Gli ultimi tre anni Le variazioni percentuali Cifre e confronto In Italia, nel 2021, c'è stato un aumento più marcato degli stipendi lordi annuali medi rispetto alle altre nazioni principali dell'Eurozona messe a confronto, ovvero Germania, Francia e Spagna. Questo anche perché nel primo anno di pandemia, il 2020, il Paese aveva sofferto la maggiore diminuzione. Oggi il valore dello stipendio lordo annuale medio di un lavoratore italiano è di 29.440 euro. La Germania a 44.468 euro e la Francia a 40.170 euro sono lontane. Dietro c'è la Spagna a 27.404 euro. Gli ultimi tre anni In Italia un lavoratore nel 2019 si metteva in tasca uno stipendio lordo annuale medio di 29.623 euro, precipitato a 27.868 euro nel 2020 e risalito a 29.440 euro nel 2021, senza quindi raggiungere i livelli toccati pre-pandemia. Vediamo cosa è successo nelle altre nazioni sotto esame. In Germania nel 2019 si arrivava a 43.485 euro l'anno in media, nel 2020 si è scesi a 43.092 euro per raggiungere i 44.468 euro del 2021. Capitolo Francia: nel 2019 lo stipendio medio annuo era di 39.385 euro, nel 2020 la frenata a 38.096 ...
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