
Un addetto dello stabilimento di Rho impegnato in una fase della lavorazione dei salumi
Rho (Milano) - Gli affettati in vaschetta della Citterio diventano “green”. Il salumificio nato a Rho nel 1878, otto stabilimenti in Italia e due negli Usa, 500 milioni di euro di fatturato nel 2020 e 1.200 dipendenti, fa un altro passo verso la sostenibilità con un ecopack riciclabile che consente un risparmio del 65 per cento di plastica. Family company da sei generazioni, con una filiera produttiva che coniuga artigianalità e innovazione, Citterio ha avviato una “rivoluzione sostenibile” a 360 gradi cui ora si aggiunge una linea che rispetta ambiente, animali e persone. Il suo ecopack riciclabile è costituito da un involucro esterno composto da un materiale plastico leggerissimo, che può essere facilmente comprimibile e riciclato. All’interno c’è un vassoio riciclabile nella carta, igienicamente sicuro, che può essere portato direttamente in tavola.
Una policy aziendale rispettosa dell’ambiente ma anche una risposta alle richieste dei consumatori: "Le persone sono sempre più preparate, esigenti e attente, con una maggiore sensibilità verso i temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità", spiegano in azienda. "Da alcuni decenni - precisano - abbiamo sviluppato le nostre linee con particolare attenzione alla qualità delle materie prime impiegate, con pochi ingredienti selezionati, semplici e sempre nel rispetto delle tradizioni". Tutta la filiera produttiva è severamente controllata a garanzia della qualità e, assicurano, nel rispetto degli animali. "Gli animali hanno la possibilità di crescere in un ambiente con spazi più confortevoli, con particolare attenzione all’alimentazione, esclusivamente vegetale". La Citterio, che nel 1958 è stata tra le prime aziende al mondo ad iniziare la produzione di affettati sottovuoto, ha avviato il percorso di riduzione della plastica nel 2011 con la modifica delle vaschette di tutte le linee e un taglio di circa il 25 per cento della plastica. Nel 2015 è stata introdotta un’ulteriore riduzione del 60 per cento, grazie all’utilizzo di un vassoio riciclabile nella carta. E recentemente per la linea degli snack è stato sostituito il flow-pack plastico con uno in carta.