Cashback, ritardi nella registrazione delle transazioni. Rimborsi a rischio?

PagoPa ha precisato alcune questioni sui ritardi nella registrazione delle transazioni sull'Ap Io

Pagamenti elettronici

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Milano, 22 gennaio 2021 - Cashback: nei giorni scorsi ci sono stati dei ritardi nella registrazione delle transazioni generando apprensione negli utenti. In pratica sull'App Io (che bisogna scaricare per attivare il Cashback) la registrazioni delle transazioni fisiche (in negozi, artigiani, aziende e non online) effettuate con bancomat, carte di credito e alcuni sistemi di pagamento via App sul telefonino risultava bloccata da diversi giorni. I ritardi nella visualizzazione delle transazioni valide sull'app Io "in nessun modo inficiano sull'eventuale diritto al rimborso". Lo sottolinea in una nota PagoPa, responsabile dell'infrastruttura tecnologica alla base del programma. Casbach è il meccanismo che permette di ottenere il rimborso del 10% di ogni transazione valida effettuata (fino a 150 euro a semestre con un minimo di 50 transazioni effettuate) e con un extrabonus per i più attivi (1.500 euro).

"Alla delle segnalazioni dei partecipanti che evidenziano come tema principale la non visualizzazione sull'app Io di transazioni effettuate per il Cashback, e' opportuno riepilogarne le motivazioni posto che il mancato conteggio di alcune operazioni corrisponde esclusivamente a casi circoscritti e che possibili ritardi non intaccano i rimborsi", si legge nella nota.

Pagopa sottolinea quindi le due principali ragioni di questi ritardi. Il primo e' legato a cause relative all'implementazione del programma: "Una transazione potrebbe non essere stata riconosciuta perche' gestita tramite acquirer non ancora convenzionati; si tratta dei soggetti che forniscono i dispositivi di accettazione (come i POS) agli esercizi commerciali", sottolinea Pagopa, oppure "la transazione potrebbe non essere stata registrata perche' avvenuta attraverso uno strumento di pagamento che al momento non e' ancora possibile registrare per il Cashback (ad es: una carta valida sia come Pago Bancomat sia come carta di debito sul secondo circuito; app come Apple Pay, Google Pay o simili)".

Intanto i rimborsi per la prima fase sperimentale del Casback di Natale arriveranno entro il primo marzo. Hanno partecipato 3,2 milioni di persone, che hanno ricevuto in media 69 euro a testa. Ma solo al 3% di loro l'importo massimo di 150 euro.