"Tempi più lunghi e mutui agevolati". Fimaa Milano Lodi Monza e Brianza detta le condizioni per assorbire senza traumi la transizione ecologica degli immobili. Per l’unione dei mediatori di Confcommercio non c’è dubbio, "indietro non si torna", dice il presidente Vincenzo Albanese, ma il cambiamento va gestito soprattutto "sul capitolo casa", cartina di tornasole della futura direttiva che il Paese dovrà recepire, dopo il primo passo di Bruxelles. "Siamo a livello embrionale – spiega – ma la strada è tracciata, dovremo migliorare la classe energetica degli immobili in un paese in cui 3 abitazioni su 4 sono lontane dall’efficienza: servirà coraggio a livello politico per intervenire in questo campo". Come fare? La parola d’ordine per la categoria è "impatto morbido", cioè niente scadenze tassative, ma neanche troppo diluite, piuttosto tese a favorire "un solo intervento risolutivo su un arco di tempo più lungo rispetto a quello previsto dall’Ue". La riforma avrà un effetto anche sul mercato dell’usato, "da noi gli stabili in ‘E’, ‘F’ e ‘G’ sono molti e rischiano di perdere valore. Già adesso – ricorda Albanese - le quotazioni del nuovo valgono il venti per cento in più del vecchio e questa forbice potrebbe allargarsi con i vincoli in arrivo. Anche perché gli acquirenti - sottolinea - sono sempre più attenti alla classe". "No ad altri superbonus - è la sintesi del ragionamento - pagati da tutti" per sostenere la trasformazione, ma sì "a finanziamenti agevolati a tassi molto bassi che aiutino i proprietari a centrare l’obiettivo senza dover fare i conti con la svalutazione". Bar.Cal.