Albino (Bergamo), 17 dicembre 2024 – Albini Group – leader nel settore tessile e filato, cotonificio – ha una storia lunga e importante nata ad Albino, nel cuore della valle Seriana: la data di nascita risale all’ultimo quarto dell’800, il 1876, quando si avviò come piccola tessitura con 40 telai e 44 lavoratori. Oggi è un Gruppo con sei stabilimenti e presenza internazionale di rilievo visto che il fatturato si produce al 75% all’estero. I mercati primari sono Francia, Stati Uniti e Germania ed ovviamente Italia. Dai 44 dipendenti di 148 anni fa, si è passati a 1.063.
Fra le caratteristiche del Gruppo, spiccano scelta e passione green, vocazione manifestata con la recente pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità, tra etica e trasparenza che ne sono i punti di riferimento, e che anticipa i criteri di presentazione del report previsti dall’Europa per il 2025 per tutte le grandi aziende in area Ue. Che le attività sostenibili siano nel Dna di Albini Group lo conferma la sua storia poiché da 15 anni l’impegno della filiera di produzione si sposa tra innovazione, responsabilità ambientale e sociale; la prova si ha dagli investimenti legati ad energia rinnovabile ed efficienza energetica.
Nel documento del Bilancio emergono attenzioni importanti alla riduzione delle emissioni, alla ottimizzazione dei consumi, alle certificazioni su iniziative per ridurre le sostanze chimiche pericolose nonchè all’inserimento di materie prime biologiche e riciclate; intensa risulta l’attenzione all’ambiente di lavoro, come ai progetti di tracciabilità nell’intera filiera. Quale funzione presenta per Albini Group il Bilancio di Sostenibilità? è visto non solo come “una risposta ad un obbligo normativo”, precisa Stefano Albini, presidente di Cotonificio, bensì come “scelta strategica per costruire un futuro migliore”.
Il presidente rammenta che l’anticipo dei tempi di presentazione del Bilancio significa consapevolezza che “la sostenibilità non è più un’opzione” ma una necessità che favorisce sia l’azienda sia la realtà esterna, nel fermo convincimento che questo impegno sia un valore riconosciuto ancor più dalle generazioni di oggi per le quali la sostenibilità è fattore di alto interesse.